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Incastonata tra la Toscana, le Marche e il Lazio, c’è l’Umbria. Cuore verde dell’Italia, terra di Perugino, è l’unica regione dello stivale a non essere lambita dal mare o a confinare con un paese straniero.
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Incastonata tra la Toscana, le Marche e il Lazio, c’è l’Umbria. Cuore verde dell’Italia, terra di Perugino, è l’unica regione dello stivale a non essere lambita dal mare o a confinare con un paese straniero. Piccola e bellissima, racchiude in sé l’arte, la natura, il buon cibo e il buon vino.
Henry James nel 1872 raccomanda di visitarla senza fretta, di peregrinare senza meta.“Il verde è davvero ovunque” esclama. Ed è proprio così. I paesaggi Umbri mutano in continuazione, dai boschi fitti e maestosi nei dintorni di Spoleto, alle dolci colline coperte di ulivi e di vigne che spaziano tra Montefalco e Todi, ai pendii rigogliosi che circondano il lago Trasimeno. Sono poche e piccole le montagne e molti i terreni ondulati che, da secoli, vengono coltivati dall’uomo.
Noi siamo andati in Umbria per un week end autunnale, due giorni all’insegna della bellezza e dei ritmi lenti, a spasso per paesini arroccati e mercatini dell’antiquariato, per recuperare un po’ di armonia in una terra carica di suggestioni. Abbiamo voluto evitare le folle e abbiamo scelto per questo dei luoghi meno famosi ma pur sempre speciali.
Se aveste voglia di ricaricare le batterie e scoprire dei gioielli paesaggistici e gastronomici, questi sono gli indirizzi da non perdere:
Foligno, lu centru de lu munnu è in effetti al centro della piana dell’Umbria e ciò lo rende il luogo ideale in cui soggiornare poiché vicino a tante mete d’interesse. Negli ultimi anni Foligno ha acquisito una sua identità distinta e il restauro post-terremoto del 96 è stato eseguito in maniera impeccabile. Completamente restaurata, Foligno è bella e ben tenuta. Visitate Piazza della Repubblica e l’attigua piazza Duomo e sedetevi in un caffè per osservare il via vai cittadino. Passeggiate placidamente per le vie e se riuscite, entrate in qualche cortile di un palazzo nobiliare per scoprire cosa si cela dietro ai grandi portoni. Se decideste di mangiare lì, da non perdere il ristorante Me Te Magno. Gestito tutto da giovani, l’atmosfera è rilassata ed informale, il cibo e le materie prime davvero di qualità.
Da Foligno, in quindici minuti di macchina si raggiunge Montefalco. Il paese si trova in cima ad una collina sui cui pendii crescono ulivi e vigne. Famoso per essere il balcone dell’Umbria, si raggiunge da Foligno tramite due strade, entrambe suggestive, immerse nelle vigne tinte di rosso e di arancione in autunno. Una volta lì, lasciate la macchina fuori dalle mura e visitate a piedi questo splendido paesino in pietra, tra l’altro fiore all’occhiello della zona vinicola perché è qui che viene prodotto il Sagrantino di Montefalco e il Montefalco rosso. Il nostro consiglio è di fermarsi a bere un buon bicchiere di vino e abbandonarsi ai ritmi lenti del paese, oltre che di non perdere il meraviglioso tramonto che illumina di rosso la valle umbra sottostante.
Ma sono tante le perle poco conosciute avvolte nelle colline. Spello, a 10 minuti di macchina da Foligno, è davvero preziosa. Ai piedi del monte Subasio, Spello è tenuta a regola d’arte, vie ciottolate, palazzi in pietra, piante e fiori in ogni angolo. Annoverata fra i borghi più belli d’Italia e parte delle Città dell’Olio, Spello (a differenza di Assisi e Perugia) non è stata ancora intaccata dal turismo di massa. Attraversate la Porta consolare e andate a vedere la Chiesa di Santa Maria Maggiore al cui interno si trovano degli affreschi del Pinturicchio. Continuate poi a camminare in salita (sono consigliate scarpe comode) e arrivate in cima alla cittadina da cui si gode una vista incantevole della vallata. Se avete fame, fermatevi alla Cantina di Spello, un locale splendido in cui trovare una cucina umbra tradizionale. L’arredamento caldo e raffinato, le volte in pietra, i tavoli grezzi in legno e il servizio attento, renderanno la serata speciale.
Se avete ancora voglia di girellare come dei flâneurs, andate anche a fare una capatina a Bevagna, anche quest’ultima inserita tra i borghi più belli d’Italia. Nel cuore della piana dell’Umbria, una lunga strada alberata vi conduce lì da Foligno in soli dieci minuti. Passeggiate tranquillamente per il paese, una mezz’ora basterà per vederlo tutto. Come Spello e Montefalco, Bevagna ha mantenuto intatta quasi per intero la cinta muraria e Piazza Silvestri è tra le più belle ed importanti piazze medioevali della regione.
Una volta in Umbria però, non potete farvi mancare le Fonti del Clitunno, dal 2011 patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Il luogo, poetico ed incantato, era conosciuto già nell’antichità. Tanti i letterati che hanno subito il fascino magico delle fonti e che vi hanno fatto riferimento nel corso dei secoli, da Virgilio a Properzio, da Byron a Giosuè Carducci (quest’ultimo gli ha dedicato un’intera poesia). I colori sgargianti degli alberi nella luce autunnale che si riflettono nei laghetti renderà l’esperienza ancora più speciale. Una volta lì, attraversate la strada e andate a mangiare a La Trattoria. Una delle osterie più buone dell’Umbria, la loro frittata lazza al tartufo vi riconcilierà con il mondo. Non mancate di assaggiare la rocciata, dolce tipico del luogo che ricorda vagamente lo strudel.
Per chiudere in bellezza il week end, avventuratevi sulle strade che salgono, dietro campello sul clitunno , dolcemente verso le colline cosparse di uliveti. Il vero piacere in fondo, è quello di girovagare senza meta, come sosteneva anche James.
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::autore_::di Clio Morichini::/autore_:: ::cck::244::/cck::