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Salerno è una città sorprendente. Ci si arriva in macchina precipitando dall’alto dell’autostrada pensile che sovrasta la città, infilando strette e ripide rampe e curvando giù verso il mare.
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Salerno è una città sorprendente. Ci si arriva in macchina precipitando dall’alto dell’autostrada pensile che sovrasta la città, infilando strette e ripide rampe e curvando giù verso il mare. Ma quando si arriva sul lungomare la città appare in tutto il suo splendore. Un lungo giardino di palme, alberi e siepi separa la riva del mare dal fronte di eleganti palazzi dell’inizio Novecento. Dalla grande vetrata nella camera del nostro albergo si può ammirare il golfo delimitato a nord dalla Costiera Amalfitana.
Da novembre a febbraio gli alberi dei viali sono splendidamente illuminati a festa. Nel Giardino Comunale un gruppo di artisti è stato invitato ad allestire le piante con delle installazioni luminose, il Giardino Incantato.A pochi passi dal Giardino Incantato c’è il Teatro Verdi. In questi giorni si è rappresentata La Vedova Allegra, operetta in stile viennese di Franz Lehàr. Il cartellone elenca nomi famosi, ma la star trainante dello spettacolo è senz’altro Fiorenza Cedolins, soprano di fama internazionale nel ruolo di Hanna Glawari, appunto la vedova allegra. Cedolins si sente perfettamente a suo agio, sia vocalmente che scenicamente, e regala una interpretazione intensa e divertita. E’ affiancata dal tenore Alessandro Safina nel ruolo dello scapestrato Danilo Danilowitsch.Sul podio il direttore di origine israeliana Daniel Oren gestisce con foga e precisione i tempi e i colori dell’orchestra, seguendo con attenzione gli interpreti sul palco. La regia è firmata dal poliedrico Vittorio Sgarbi, affiancato da Cinzia Gangarella che figura come regista collaboratore.L’operetta di Lehàr prevede anche un ruolo buffo di recitazione, Njegus, il maggiordomo dell’ambasciatore, che è interpretato da un ottimo Gennaro Cannavacciuolo, attore di origine napoletana. La recitazione, il trucco e il costume Cannavacciuolo ricordano il grandi attori del cinema comico del passato, diverte senza mai cadere nella farsa.
Lo spettacolo, che prevede anche un balletto, è impreziosito dalla partecipazione straordinaria dell’Etoile Giuseppe Picone quale coreografo e primo ballerino nel balletto.
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::autore_::di Massimo Predieri::/autore_:: ::cck::268::/cck::