Cultura

La Vedova Allegra a Salerno

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Vittorio Sgarbi. Foto Massimo PredieriSalerno è una città sorprendente. Ci si arriva in macchina precipitando dall’alto dell’autostrada pensile che sovrasta la città, infilando strette e ripide rampe e curvando giù verso il mare.

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Salerno è una città sorprendente. Ci si arriva in macchina precipitando dall’alto dell’autostrada pensile che sovrasta la città, infilando strette e ripide rampe e curvando giù verso il mare. Ma quando si arriva sul lungomare la città appare in tutto il suo splendore. Un lungo giardino di palme, alberi e siepi separa la riva del mare dal fronte di eleganti palazzi dell’inizio Novecento. Dalla grande vetrata nella camera del nostro albergo si può ammirare il golfo delimitato a nord dalla Costiera Amalfitana.Salerno: panorama. Foto Massimo Predieri 
Da novembre a febbraio gli alberi dei viali sono splendidamente illuminati a festa. Nel Giardino Comunale un gruppo di artisti è stato invitato ad allestire le piante con delle installazioni luminose, il Giardino Incantato.A pochi passi dal Giardino Incantato c’è il Teatro Verdi. In questi giorni si è rappresentata La Vedova Allegra, operetta in stile viennese di Franz Lehàr. Il cartellone elenca nomi famosi, ma la star trainante dello spettacolo è senz’altro Fiorenza Cedolins, soprano di fama internazionale nel ruolo di Hanna Glawari, appunto la vedova allegra. Cedolins si sente perfettamente a suo agio, sia vocalmente che scenicamente, e regala una interpretazione intensa e divertita. E’ affiancata dal tenore Alessandro Safina nel ruolo dello scapestrato Danilo Danilowitsch.Sul podio il direttore di origine israeliana Daniel Oren gestisce con foga e precisione i tempi e i colori dell’orchestra, seguendo con attenzione gli interpreti sul palco. La regia è firmata dal poliedrico Vittorio Sgarbi, affiancato da Cinzia Gangarella che figura come regista collaboratore.La Vedova Allegra. Foto Massimo PredieriL’operetta di Lehàr prevede anche un ruolo buffo di recitazione, Njegus, il maggiordomo dell’ambasciatore, che è interpretato da un ottimo Gennaro Cannavacciuolo, attore di origine napoletana. La recitazione, il trucco e il costume Cannavacciuolo ricordano il grandi attori del cinema comico del passato, diverte senza mai cadere nella farsa.
Lo spettacolo, che prevede anche un balletto, è impreziosito dalla partecipazione straordinaria dell’Etoile Giuseppe Picone quale coreografo e primo ballerino nel balletto.

 

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