Scienza

Addio antiparassitari

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Varie tipologie di LED indicatori spia. Foto Afrank99Ogni anno vanno perdute migliaia di tonnellate di frutta e verdura a scapito della spesa dei consumatori per diventare, invece, un lauto pasto per insetti, uccelli e roditori di vario genere.

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Ogni anno vanno perdute migliaia di tonnellate di frutta e verdura a scapito della spesa dei consumatori per diventare, invece, un lauto pasto per insetti, uccelli e roditori di vario genere. Il problema dei parassiti per i contadini non è certo di oggi, ma lo abbiamo da quando esiste l’agricoltura, cioè da migliaia di anni.
Oggi la preoccupazione è ancora più sentita perché la popolazione mondiale aumenta in modo vertiginoso e la produzione alimentare non sempre riesce a sopperire nella produttività davanti a queste esigenze.
Dunque, sarebbe bello coltivare e raccogliere i frutti della terra, ma senza essere disturbati dai fastidiosi piccoli ospiti, e questo è un problema, purtroppo, di non facile soluzione. I classici antiparassitari hanno fatto il loro tempo, dimostrandosi spesso non solo inefficaci, ma addirittura nocivi per le coltivazioni ed anche per l’uomo, sottoposto ad una catena alimentare che può diventare, in alcuni casi, anche tossica.
Le soluzioni sono state tante nel tempo, con i loro pro e i loro contro per la salute, oggi, però, qualcosa sembra cambiare ed in meglio.
Uno studio dell’Università di Tohoku, in Giappone ha scoperto che la luce blu dei led produrrebbe un grave danno ad alcuni organismi cellulari di base degli insetti.
Una scoperta importante che apre un nuovo orizzonte per la difesa dei raccolti contro i parassiti in agricoltura, permettendo di sottrarsi così alla nocività dei pesticidi.
Fin’ora era stata usata la lunghezza d’onda ultravioletta risultata però letale solo per il 40% degli insetti, mentre con questa nuova scoperta giapponese il risultato è pieno al 100%.
Un risultato indubbiamente importante ed efficace, rispetto alla radiazione ultravioletta UVC, con una potenza tale da distruggere batteri, virus e altri microorganismi, mutandone di fatto il DNA o l’RNA e impedendone la riproduzione.
L’inconveniente di questo procedimento, anche se assai valido contro gli insetti, è estremamente pericoloso, come accennato, per la salute dell’uomo mentre il ricorso al led potrebbe offrire agli agricoltori la possibilità di liberarsi dalla “calamità” dei parassiti, lasciando illesi gli insetti “amichevoli” quelli che si cibano appunto di parassiti.
Avrebbe, inoltre, il beneficio di diminuire l’uso dei pesticidi, alcuni dei quali estremamente tossici e dannosi proprio per il raccolto, dall’altro lato, però, occorrerebbe una massiccia copertura luminosa per cancellare tutti gli esemplari di parassiti attivi in una piantagione, anche di modeste dimensioni.
Il lavoro è ancora agli inizi, ma ormai bisogna solo organizzare al meglio questa intuizione che può cambiare il corso delle nostre società, di cui il cibo rimane il motore fondamentale.

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::autore_::di Sergio Lo Martire::/autore_:: ::cck::426::/cck::

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