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Collinare e rocciosa, l’Isola del Giglio appartiene all’arcipelago Toscano, in provincia di Grosseto. Conta 1.450 abitanti stanziali che aumentano notevolmente durante il periodo estivo.
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Collinare e rocciosa, l’Isola del Giglio appartiene all’arcipelago Toscano, in provincia di Grosseto. Conta 1.450 abitanti stanziali che aumentano notevolmente durante il periodo estivo. Conosciuta già all’età del ferro, divenne prima una postazione etrusca ed, in seguito, una base militare romana nel Mar Tirreno.
Citata anche da Giulio Cesare nel De bello Gallico, adiacente a Giglio Porto, leggermente sotto il livello del mare, conserva i resti della villa romana dei Domizi Enobardi. Sono ben visibili le mura perimetrali, una vasca per la pescicultura, una terrazza. Lungo le coste incontriamo alcune strutture non sommerse, comprendenti una terrazza pensile, arcate e mura con mosaici ed affreschi. Dopo varie dominazioni, nel 1544 l’isola fu invasa e saccheggiata dalle truppe del pirata Barbarossa che deportò come schiavi 700 gigliesi. In seguito a questa sanguinosa incursione, la famiglia dei Medici ripopolò l’isola con gente proveniente dalle terre senesi che, per molto tempo ancora, continuarono a subire invasioni e violenze dai saraceni.
L’isola comprende le frazioni di Giglio Porto, Giglio Campese, Giglio Castello e l’isola di Giannutri, la cui Punta di Capel Rosso è considerata il lembo più meridionale dell’arcipelago della regione toscana.
Giglio Porto: si trova nella parte orientale dell’isola ed è l’approdo dei traghetti e delle imbarcazioni provenienti dalla Toscana. Inizialmente abitato solo da pescatori, è oggi un elegante salotto dove si affacciano negozi e ristoranti, fino a Piazza della Dogana, il vero cuore del turismo gigliese.
Giglio Campese: un’ampia spiaggia, delimitata da suggestivi faraglioni che racchiudono e proteggono una stupenda baia, sulla costa occidentale.Giglio Castello: sede del Comune, è situato nella parte più interna e più alta dell’isola. Caratterizzato dalle sue origini medievali è dominato dalla Rocca Aldobrandesca, parte integrante del castello, con le sue mura e torri ben conservate.
Giannutri: isoletta amministrativamente frazione del Comune dell’Isola del Giglio, è nota per i resti della villa romana e dell’antico porto di Giannutri che si possono incontrare sul suo territorio.
Il Giglio è molto amato dai sub per le sue immersioni poco impegnative e, soprattutto, per le sue rarissime gorgonie rosse, cui fa da corona una ricca fauna marina come le stelle gorgone, anch’esse molto rare. Dentici, tonni, pesci luna, cavallucci marini, delfini, affiancano gli appassionati del mare che si immergono tra Cala Cupa, Punta del Fenaio, Punta delle Secche, Punta del Capel Rosso.Gli incendi ed i vecchi allevamenti hanno provocato la scomparsa di gran parte della vegetazione isolana, alterando l’ambiente e distruggendo piante come il caprifoglio, i lecci, il corbezzolo e i ciclamini. Pini marittimi sono stati messi a dimora negli anni ’50 per rendere più gradevole il paesaggio e rinverdire l’isola. Ampi terrazzamenti – la maggior parte dei quali è ora abbandonata – erano stati costruiti alcuni decenni fa per la coltivazione delle viti per produrre un ottimo vino, prodotto ancora in quantità molto limitata.
La mitezza del clima, moderatamente caldo d’estate e poco freddo ed umido d’inverno, rendono il Giglio una meta molto ambita da giovani e meno giovani.
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::autore_::di Luisanna Tuti::/autore_:: ::cck::633::/cck::