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“L’estate sta finendo un anno se ne va“, cantavano il duo Righeira, una canzone in voga negli anni ottanta e oggi come allora anche l’estate 2015 con il suo dannato caldo sta finendo ed è tempo di bilanci.
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“L’estate sta finendo un anno se ne va“, cantavano il duo Righeira, una canzone in voga negli anni ottanta e oggi come allora anche l’estate 2015 con il suo dannato caldo sta finendo ed è tempo di bilanci. Sinceramente non ho molto da raccontare se non una serata nel sud d’Italia, con un caldo bestiale portato a viva forza dai nipoti per assistere al concerto di una famosa cantante, che in pochi anni ha collezionato tanti successi e tanti soldi, almeno spero per lei.
Erano decenni che non ascoltavo dal vivo un cantante perché, con la televisione, confesso di essere diventato assai pigro e poi, dicendola tutta, queste canzoni moderne con i loro esecutori sono, o almeno mi sembrano, tutte uguali, stessi arrangiamenti, stesse musiche e testi dove la banalità diventa un’opera d’arte, insomma con questo spirito, non certo benevolo, sono andato al concerto anzi come lo chiamano i ragazzi al concertone ed in effetti tale era. Sinceramente non so quantificare, ma certamente erano alcune migliaia di giovani e non solo, ancora accaldati dalla giornata passata al mare e, pensavo, con la voglia di cantare insieme alla loro beniamina.
In realtà ho scoperto che pochi, forse pochissimi erano veramente interessati all’avvenimento, per molti come spiegherò, era solo un modo per stare insieme, fare “casino” con gli amici e la musica era solo il sottofondo di una sera.
Prima della star si sono esibiti dei ragazzi cantando con un improbabile inglese, ce l’avevano messa tutta anche con una certa coreografia sul palco, ma erano totalmente ignorati dalla folla, anzi, peggio, dopo alcuni minuti, il pubblico ha cominciato a rumoreggiare dal fondo della piazza per arrivare ai fischi perché volevano la cantante per la quale avevano pagato 48 euro, io ho pagato anche per i miei tre nipoti, fatevi un conto.
Finalmente tra suoni, luci colorate è apparsa la diva, applausi, urla, improvvisi cartelli sono stati innalzati per indicare la località da dove venivano i suoi fan e darle il benvenuto, solo dopo ho saputo che erano parte dello staff che si spostava insieme alla cantante per tutto il tour.
Inizia così il tanto atteso show con le prime canzoni e qui comincia lo sconforto.
Invece di ascoltare la ragazza, c’è stato un diluvio di foto, selfie, filmini, tutto per vedere a casa al computer quello che non avevano visto dal vero, una follia, non solo, ma mentre c’era l’esibizione molti senza neanche più sentirla stavano al cellulare chiamando amici e parenti per dire io sono qui e voi no, tra questi anche i miei nipoti, i quali con mio stupore hanno cominciato a cantare insieme alla star della serata le sue canzoni, un po’ stonando e un po’ inventando le parole, ma comunque dimostrando un certo attaccamento al repertorio della cantante la quale standole abbastanza vicino da sotto il palco potevo vedere il sudore che le scendeva dal viso ormai paonazzo, il tutto ormai in un caos di voci, urla e addirittura il suono di una specie di fischietto, il massimo per coprire di gloria una cantante.
Verso metà concerto, si è creata una strana calma, non capisco subito cosa stia succedendo poi mi accorgo che molte coppie diventano romantiche e si stanno dedicando a qualcosa di vecchio quanto il mondo e le canzoni della loro beniamina diventavano la colonna sonora dei loro amori estivi.
Il tempo del concerto sta terminando, ma non la stanchezza, per molti di loro è come se ci fosse ancora tutta una giornata davanti nonostante si siano fatte ormai le undici di sera e a passi veloci si arriva alla mezzanotte.
Il concerto è alle ultime battute e la cantante sta esalando l’ultimo respiro: è distrutta, ma felice di stare con il suo pubblico che ringrazia anche se pochi in verità l’hanno ascoltata, ma come mi dice mio nipote al concerto si va per fare tante cose non solo per sentire musica. Ha ragione, la musica, quella vera è un altra cosa.
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::autore_::di Sergio Brizzi::/autore_:: ::cck::735::/cck::