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Sarteano

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Panorama di Sarteano "SarteanoPano" di This illustration was made by louis-gardenPlease credit this: louis-gardenAn email to Louis-garden or a message here would be appreciated too.More pictures (not free) at My Photos Site - Mes photographie d'Italie. Con licenza CC BY-SA 3.0 tramite Wikimedia Commons - https://commons.wikimedia.org/wiki/File:SarteanoPano.jpg#/media/File:SarteanoPano.jpg
Pochi sono coloro che non hanno mai sentito parlare di Montalcino, Montepulciano o Pienza, paesi di indubbia bellezza e rilevanza storica, ma, non molti, sono quelli che hanno visitato una cittadina della stessa provincia…

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Pochi sono coloro che non hanno mai sentito parlare di Montalcino, Montepulciano o Pienza, paesi di indubbia bellezza e rilevanza storica, ma, non molti, sono quelli che hanno visitato una cittadina della stessa provincia, ubicata in una zona di grande suggestione paesaggistica che si affaccia sulla Val di Chiana: Sarteano.
E’ questo un comune di circa 5mila abitanti, non molto distante da Siena, circondato da boschi di faggi, cerri, aceri montani, carpini bianchi e neri. La riserva naturale di Pietraporciana, situata su di una collina che separa la Val D’Orcia dalla Val di Chiana crea, nel versante settentrionale, con la sua distesa boschiva, un microclima che mantiene la temperatura sempre fresca e un po’ umida.Abbazia della SS. Trinità di Spineto. Interni. Foto di Giorgio Castore
Le sue origini risalgono probabilmente al periodo Paleolitico, ma solo del Neolitico, fino all’età del bronzo, esiste ampia documentazione rinvenuta nella Grotta dell’Orso, non visitabile oggi, ma frequentata fino all’XI secolo. In questa caverna, divisa in due parti comunicanti attraverso stretti cunicoli, sono stati rinvenuti frammenti di piatti e di grosse anfore risalenti probabilmente proprio all’età del bronzo. Inoltre sono state rilevate anche tracce di oggetti riconducibili all’epoca romana. In un’altra cavità carsica, detta Buca del Rospo, sono venuti alla luce vasi dell’età del bronzo, serviti probabilmente per antichi rituali.
Numerose ed interessanti sono le necropoli scoperte nei dintorni di Sarteano, come quella delle Pianacce, a poca distanza dal centro storico della città e la sorprendente Tomba della Quadriga infernale, alle cui pareti spiccano pitture dai colori vivacissimi, rappresentanti un demone dai capelli rossi alla guida di un carro trainato da due leoni. Probabilmente Caronte che accompagna le anime verso l’Ade.
La Tomba è stata integralmente riprodotta nel Museo cittadino che ospita numerosi reperti raccolti da speleologi ed archeologi nelle zone circostanti.
Le Chiese di S. Francesco, del Suffragio, di San Martino; i Palazzi del Podestà, Piccolomini , Gabrielli, Cennini ed il settecentesco Teatro degli Arrischianti offrono al turista una passeggiata culturalmente densa di emozioni. La gita si potrebbe concludere con una visita all’Abbazia di Vallombrosa della SS. Trinità di Spineto, a pochi chilometri dal paese. Questa, costruita nel 1085, è stata magistralmente restaurata e trasformata da luogo impervio e coperto di rovi, in una splendida località dove soggiornare nella tranquillità e nel silenzio della natura.
Nei boschi della Spineta, non lontano dall’Abbazia, sono visibili i resti del Castello delle Moiane, insediamento medievale fortificato del XII secolo, governato dalla contessa Willa, detta Dorilla, descritta dalla leggenda popolare come donna arrogante e presuntuosa. Si narra che un giorno questa, spazientita dal ritardo dell’abate di Spineta che doveva officiare la Messa nella cappella del castello, si sostituì a lui, ma, durante quel rito blasfemo, un grosso serpente, al momento dell’offertorio, uscì dal calice e la strangolò, trascinandola in un dirupo in mezzo ai boschi.
Oggi Sarteano è una attiva e ridente cittadina che, la scoperta di sorgenti di acque solfuree alcaline, come “Le Canalette” ed altre limitrofe, chiamate Bagno Santo, ha contribuito a far conoscere come luogo di cura. Infatti le acque, che sgorgano ad una temperatura di 24°, sono ritenute molto salutari per le malattie della pelle e le infezioni degli occhi. Per lo sfruttamento di questa ricchezza è stato creato il Parco delle Piscine, grande spazio verde, curato ed ombreggiato, dove trovano accoglienza gli ospiti del campeggio (uno dei più attrezzati d’Europa) che sorge all’interno del parco stesso. Questo conta tre piscine, alimentate da acqua corrente termo-minerale proveniente dalle Canalette.
Il buon cibo, il vino genuino e la solarità degli abitanti, consentono un piacevole soggiorno a pochi chilometri da Roma, in uno dei borghi che tutto il mondo ci invidia.

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::autore_::di Luisanna Tuti::/autore_:: ::cck::841::/cck::

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