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Una rondine non fa primavera

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Dopo un preoccupante silenzio sul fronte della lotta contro le forze della setta di Boko Haram, lo scorso 28 ottobre, secondo un comunicato delle forze armate nigeriane…

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Dopo un preoccupante silenzio sul fronte della lotta contro le forze della setta di Boko Haram, lo scorso 28 ottobre, secondo un comunicato delle forze armate nigeriane (fonte Reuters e VICE) sono state liberate 338 persone detenute dalla setta nella Sambisa Forest.
La località della liberazione, vicina ai villaggi di Bulajilin e Manawashe, è situata in un’area molto vasta dello stato di Borno, nordest della Nigeria, in prossimità dei confini con Chad e Cameroon, più volte perduta e ripresa dalle forze armate nigeriane.
Donne, 138, e bambini, 192, sono la gran parte delle persone liberate dalle forze armate nigeriane, ed ora, dopo una dura prigionia, sono aiutate a recuperare una vita normale.
Secondo le notizie riportate da Jeune Afrique ed attribuite ad un portavoce dell’aereonautica militare nigeriana le incursioni aeree che hanno sostenuto l’azione militare hanno aperto la strada per l’assalto finale alla setta.
Ottimismo? Ricordiamo che il presidente Buhari, all’atto del suo insediamento nella più alta carica della Nigeria, alla fine del maggio scorso, si era impegnato a recuperare la perduta credibilità internazionale dopo il rapimento, ad opera della setta, delle 200 studentesse di Chibok, tuttora nelle mani dei rapitori. Egli aveva dichiarato di aver dato tempo alle forze armate fino alla fine di questo 2015 per porre fine alla perdita del controllo del territorio, che si protrae ormai da più di sei anni. Ricordiamo che il territorio nigeriano interessato dagli attacchi della setta abbraccia ben tre stati per oltre 150mila chilometri quadrati.
Non c’è da meravigliarsi, dunque, dei toni trionfalistici delle forze armate, ma sono in tanti a parlare di eccessivo e mal riposto ottimismo, mentre gli analisti sostengono che, nonostante i recenti guadagni militari nei confronti del gruppo terroristico, l’insurrezione è tutt’altro che finita. Yan St-Pierre, analista del Modern Security Consulting Group di Berlino, in una intervista rilasciata lo scorso 31 ottobre al The Guardian ha sostenuto: “Vedremo vittorie simboliche fino a dicembre, ma questo non significa essere alla fine di Boko Haram. Questa è una battaglia che andrà avanti per molto tempo.”

www.theguardian.com/world/2015/oct/31/boko-haram-nigeria-rescue-sambisa-forest

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::autore_::di Giorgio Castore::/autore_:: ::cck::867::/cck::

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