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Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone

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Napoli. Aprile 2015. Quelli del commissariato sulla collinetta di Pizzofalcone sono al lavoro.

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Copertina "Cuccioli..." di Maurizio De Giovanni - Einaudi

Autore:
Maurizio De Giovanni
Titolo: Cuccioli
per i bastardi
di Pizzofalcone
Editore: Einaudi
Pagine: 328
Genere: Giallo
Uscita: 2015
Prezzo: 19,00€

Napoli. Aprile 2015. Quelli del commissariato sulla collinetta di Pizzofalcone sono al lavoro. L’assistente capo Francesco Hulk Romano trova una neonata abbandonata nei cassonetti accanto all’ingresso. Don Vito, sollecitato dal parroco, avvisa il sostituto commissario Giorgio Presidente Pisanelli di una ragazza che, a fine confessione, gli aveva chiesto se una madre che rinuncia al figlio vada all’inferno. L’ispettore Giuseppe Cinese Lojacono e l’agente assistente Alessandra Alex Di Nardo cercano a lungo e infine trovano la ragazza, cadavere. L’agente scelto Marco Aragona trova il tempo di indagare bene la scomparsa del cagnolino Artù e i recenti furti di altri cani. Anche se fuori qualcuno perbene continua a pensare di aiutare i depressi quasi suicidi, fra verbali e inventari, la vice sovrintendente Ottavia Calabrese su internet e la guida saggia di Luigi Gigi Palma, ognuno dentro dà una mano. E fanno davvero una bella squadra. La cucciola randagia è malatissima in ospedale, abbandonata chissà perché, figlia della bella onesta ucraina Lara, uccisa chissà perché.
Maurizio De Giovanni (1958) prosegue la serie gialla contemporanea sul “distretto” (approda in autunno fino alla prima serata di Rai 1), parallela alla mitica serie storica di Ricciardi (1931-32). Almeno un titolo ciascuna ogni anno, coerenti compatti empatici. Prevale sempre la terza persona con brevi incursioni varie in prima; qualche paragrafo schiettamente alla McBain, protagonista “la città”, stagioni, metereopatie e sentimenti, un “collettivo” come i vari personaggi polizieschi. Dalla comune grande passione per l’87° De Giovanni ha preso soprattutto la severa attenzione per la scrittura seriale (i guizzi) e la tempistica diacronica: ogni storia collocata pochi mesi dopo l’altra, nel tempo (più lungo) del contesto editoriale (insomma, i personaggi non invecchiano con l’autore!). Come se li avessimo lasciati ieri, nella vita del Cinese continuano a imperversare la figlia Marinella, Laura e Letizia, in quella di Alex il padre militare e l’amata Rosaria, in quella di Hulk le Giorgie, in quella di Ottavia il figlio minorato e il commissario. E così via.

v.c.

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