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Si narra che il 21 giugno 1375, giorno del solstizio d’estate, la figlia albina di Uguccione o Ugolinuccio di Maltalone, feudatario di Montebello, sia prematuramente scomparsa senza lasciare traccia.
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Si narra che il 21 giugno 1375, giorno del solstizio d’estate, la figlia albina di Uguccione o Ugolinuccio di Maltalone, feudatario di Montebello, sia prematuramente scomparsa senza lasciare traccia.
Poiché, nella superstizione popolare dell’epoca, l’albinismo era considerato di natura diabolica, il padre, per preservarla dalle maldicenze, la teneva chiusa nel castello di Montebello con due guardie sempre con lei. La madre, per confondere la sua pigmentazione, le tingeva i capelli di nero ma, essendo la tintura vegetale, spesso si scoloriva, dando loro dei riflessi azzurrini, da cui il suo nomignolo “Azzurrina”.
Quel terribile 21 giugno, mentre il padre era in battaglia e sul castello imperversava un temporale, la bimba giocava con una palla di stracci, inseguendola nei corridoi, sempre vigilata dai due armigeri che, all’improvviso, tra i tuoni e i lampi, udirono un urlo. Questi iniziarono a cercarla di qua e di là , ma non trovarono più né lei, né la palla ed il suo corpo, forse caduto nella ghiacciaia, (una profonda botola) non fu mai rinvenuto. Narra la leggenda che il cadavere della bambina, sempre presente nel castello, si manifesti ogni cinque anni in occasione del solstizio d’estate. Non esistono fonti storiche che possano attestare l’esistenza di Azzurrina, ma alcuni sostengono che, trattenendosi durante la notte nel castello, si sentano provenire dai trabocchetti o dalle botole tonfi, vagiti e richieste di aiuto.
Nel 1989 il castello, restaurato dai Conti di Bagno, é stato inserito tra i monumenti nazionali e messo a disposizione di studiosi e parapsicologi per registrare eventuali fenomeni o rumori attribuibili ad entità sconosciute.
Costruito in epoca romana su di una rocca alta 436 metri che domina tutta la bassa Valmarecchia, (offrendo un panorama mozzafiato), passò da Uguccione di Maltalone ai Malatesta e quindi ai Conti Guidi che effettuarono vari interventi per adattarlo a dimora nobiliare. Anche i danni provocati dalla seconda guerra mondiale hanno costretto le autorità ad eseguire varie operazioni di restauro tra il 1968 ed il 1973.
Montebello è oggi una frazione di Poggio Torriana, un comune di circa 5mila abitanti in provincia di Rimini.
Nel 2013, i comuni di Poggio Berni e di Torriana, pensarono ad una fusione che consentisse loro di ridurre le spese amministrative, migliorasse i servizi e non fossero più considerati “piccoli comuni”, cioè inferiori ai 5mila abitanti. Il 6 ottobre 2013 fu indetto un referendum affinché i cittadini potessero dire “si” o “no” alla fusione. Questo ha dato esito favorevole e dal 1° gennaio 2014 è stato costituito il nuovo comune con il nome di Poggio Torriana.
La felice ubicazione della “location”, a pochi chilometri dalla costa romagnola, nell’entroterra riminese, tra le colline della Valmarecchia, consente di arrivare facilmente a questo paese ricco di storia tra realtà e fantasia. Già nelle stradine si respira fascino e magia che ci accompagnano per tutta la visita all’interno del castello che troneggia su rocce e dirupi, imponente e maestoso, quasi incurante del trascorrere dei secoli.
Strana è la sensazione che si prova uscendo da quei cunicoli semibui, passaggi misteriosi, pozzi profondi che di certo non lasciano indifferente neanche il visitatore più scettico.
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::autore_::di Luisanna Tuti::/autore_:: ::cck::1218::/cck::