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Autunno nelle Fiandre

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Copertina. Bruges - © Clio Morichini
Un viaggio nella terra dei fiamminghi, la culla della pittura sopraffina che influenzò il Rinascimento italiano. Un itinerario attraverso il triangolo d’oro delle città d’arte delle Fiandre tra i centri più memorabili del Nord Europa.

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Galleria Fotografica

Un viaggio nella terra dei fiamminghi, la culla della pittura sopraffina che influenzò il Rinascimento italiano. Le Fiandre pullulano di città gotiche preziose, magiche per la loro urbanistica, l’eleganza degli edifici e la ricchezza del patrimonio artistico, custodito nei musei. Un itinerario attraverso il triangolo d’oro delle città d’arte fiamminghe (Bruges, Gent, Anversa senza perdersi Mechelen), tra i centri più memorabili del Nord Europa, è un percorso a ritroso nei secoli alla scoperta di bellezze medievali intatte e ancora poco scalfite dal turismo che vanno a braccetto con una florida economia, una popolazione giovane (molti centri sono universitari) e una spiccata vocazione per i tessuti e il design, in tutte le sue forme.

Gent

Gent - © Clio Morichini

Una delle perle meno conosciute delle Fiandre, la cittadina universitaria di Gent (o Gand) – che la Lonely Planet definisce “one of Europe’s greatest discoveries” – è abbastanza contenuta nelle dimensioni per mantenere intatto il fascino della cittadina ma sufficientemente grande per brillare di luce propria ed avere un’atmosfera sbarazzina e vibrante. La città vanta un Teatro dell’Opera, 18 musei, 100 chiese e più di 400 edifici storici. I suoi canali, meno scenografici di quelli di Bruges ma pur sempre poetici, sono un collage urbano eclettico e variegato, costellati di edifici gotici e giardini rigogliosi, palazzi dalle facciate arzigogolate a cui fanno da contrappunto fabbricati industriali recuperati. Centro tessile importante nel Medioevo che passò poi lo scettro ad Anversa, all’inizio del diciannovesimo secolo Gent fu la prima città fiamminga a mettersi al passo con la rivoluzione industriale, tanto da meritarsi l’appellativo della Manchester del continente.

Canals of Gent - © Clio Morichini

Oggi Gent accoglie la popolazione universitaria più numerosa della regione e la linfa vitale ed economica arriva grazie al commercio portuale.
Da non perdere la St.Baafskathedraal che custodisce L’Adorazione dell’Agnello Mistico di Van Eyck, la torre civica del 1300 sotto protezione dell’Unesco, perfetta per una vista a tutto tondo della città, il castello del 12esimo secolo di Gravensteen, il museo del Design che ripercorre la storia dell’arredamento dall’epoca barocca agli anni 90 e il giro in barca dei canali. Avventuratevi anche all’interno del fiabesco quartiere di Patershol, fitta rete di stradine lastricate dove abitavano una volta i commercianti di pellami e i Padri Carmelitani (chiamati Paters, da cui il nome del quartiere) che oggi brulica di caffè bohemienne, ritstorantini, forni e negozi di artigianato. Passeggiando per le belle vie del centro, lanciate uno sguardo anche all’elaborata facciata del municipio, lo Stadhuis, e fermatevi sul ponte Grasburg per una visuale romantica della città.

Bruges

Canals of Bruges - © Clio Morichini

Da Gent a Bruges (a cui abbiamo dedicato qui un intero reportage) sono 20 minuti circa di treno. La città è – per bellezza architettonica, scorci fiabeschi e tessuto urbano –  la punta di diamante delle Fiandre e probabilmente l’unica ad essere intaccata dal turismo, soprattutto in primavera ed estate. Per questo l’ideale è visitarla in autunno, quando le folle non assediano le sue magiche vie medievali e potrete godervi il suo incanto con più quiete. Tutto il centro storico di Bruges medievale è patrimonio mondiale dell’UNESCO e completamente chiuso alle auto, il che lo rende facilmente percorribile a piedi o in bicicletta. Splendida e culturalmente attiva, merita di essere scoperta in barca lungo i suoi canali silenziosi o nella tradizionale carrozza trainata dai cavalli lungo le sue strade acciottolate.

Lake of Lovers, Bruges - © Clio Morichini

E anche se Bruges è una piccola città, trabocca di tesori architettonici e artistici, folklore, negozi di cioccolato, boutique di pizzo e ristoranti. Nel centro, non perdete il Beghinaggio (patrimonio mondiale dell’UNESCO), il Groeningemusem che ospita i capolavori dei Primitivi Fiamminghi e l’adiacente Arentshuis, la Basilica del Sacro Sangue e la Chiesa di Nostra Signora (all’interno si trova una Madonna con Bambino di Michelangelo), il quartiere di Sant’Anna e il museo del Merletto, il Halve Maan Brewery, birrificio a conduzione familiare creatori della famosa birra Brugse Zot, il St-Janshospitaal per ammirare le opere di Memling, il Grote Markt e la Torre Civica, e chiudete il tour davanti allo scenografico Minnerwater, il lago degli innamorati. Nella parte Nord e Nord Est della città, fuori dalle vie presidiate dai turisti, troverete uno spezzato autentico e vissuto di Bruges – strade laterali lastricate, file di case cremisi e rosa con stipiti in mattoni e porte bordeaux e verde scure, curate con dedizione dai proprietari.

The Lobby at the Heritage. Photo Courtesy of the Hotel Heritage

Dove dormire: A pochi metri dalla piazza della città e all’interno di un palazzetto del 1869 sapientemente restaurato, si trova l’Hotel Heritage (Relais & Chateaux). Sfarzoso e accogliente come una lussuosa casa privata, l’armoniosa commistione di tessuti pregiati, stucchi e mobili d’epoca così caratteristica delle Fiandre, rendono gli spazi comuni, come la bellissima sala di fronte allo scoppiettante camino acceso e le magnifiche camere, degli angoli di relax fuori dal tempo.
www.hotel-heritage.com

Anversa

Stadhuis in Antwerp - © Clio Morichini

A poco più di un’ora di treno da Bruges e a mezz’ora da Bruxelle, sorge Anversa. Città natale di Peter Paul Rubens e il più grande centro di commercio dei diamanti al mondo, Anversa vive un’epoca d’oro e si è affermata nell’immaginario collettivo, soprattutto fra i giovani, per la sua esuberante vita notturna, l’eterogeneo panorama gastronomico e i numerosi festival. La sua Accademia Reale ha sfornato un gruppo di designer d’avanguardia, fra cui Dries Van Noten, che hanno irrotto nel mondo della moda negli anni ’80 e sono diventati noti come “The Antwerp Six.” Al giorno d’oggi l’Accademia continua a sfoderare nuovi talenti ed è diventata così un polo attrattivo per tutte le menti più creative del Belgio e del mondo. Seconda città del Paese per dimensioni e gioiello fiammingo dalle alte torri, edifici barocchi e grandi piazze, Anversa è un antico centro portuale (un tempo il porto più ricco nel nord Europa) che ha saputo traghettarsi nel futuro a colpi di design, innovazione ed eclettismo.

Cathedral in Antwerp - © Clio Morichini

Da vedere la meravigliosa stazione, una delle più imponenti ed elaborate d’Europa, il centro storico che si sviluppa capillarmente a partire dal Grote Markt (la piazza cittadina) dove svetta la fontana barocca Brabo Fountain e il municipio (lo Stadhuis) in stile rinascimentale italo-fiammingo; la Onze-Lieve-Vrouwekathedraal è, a detta di molti, la cattedrale gotica più spettacolare del Belgio e custodisce quattro opere giovanili di Rubens. Meritano assolutamente una visita la Rubenshuis (la casa di Rubens) e il Museo Plantin-Moretus, sotto protezione dell’Unesco e sede della più antica macchina tipografica del mondo, oltre che di numerose opere di Rubens commissionate dall’omonima facoltosa famiglia. Da non perdere infine il quartiere portuale riqualificato e sede del Mas Museum co-fondato dall’autorità portuale di Anversa nel 2011; l’edificio è oggi un simbolo della città, un magazzino di storia e di arte, costruito sul sito della storica Hansa House (la lega Anseatica) che si trovava qui già nel 1564. Salite in cima per una vista mozzafiato della città.

Mechelen

Mechelen - © Clio Morichini

Come molte città piccole delle Fiandre, Mechelen (Melina in italiano,che si trova a metà strada tra Anversa e Bruxelles) è stata gravemente danneggiata durante la prima guerra mondiale ma ha, fortunatamente, mantenuto un centro storico pressoché intatto e uno dei Beghinaggi più belli della regione, tanto da essere considerata una delle città d’arte fiamminghe.
Piccola e pittoresca, gremita di deliziosi negozi e pasticcerie, una volta era la capitale dell’attuale Belgio e Olanda. Oggi è meglio conosciuta per la sua Scuola di Carillon che attira studenti da ogni dove che arrivano per imparare a suonare le campane della Cattedrale (una delle più importanti del Paese) e per essere la capitale religiosa del Paese, sede del Primate Cattolico.

Beguinage in Mechelen - © Clio Morichini

Ha più di 300 edifici e monumenti, tra cui otto fra chiese gotiche e barocche e perfino un museo del giocattolo. La città è anche la sede della Het Anker, uno dei più antichi birrifici del Belgio. Superba la piazza centrale abbellita da un lato dal vistoso municipio e dall’altro dalla St-Romboutskathedraal (la Cattedrale) consacrata nel 1312, che con la sua imponenza domina tutto il Grote Markt e vanta una Crocifissione di Van Dyck, oltre a una mastodontica torre campanaria che raggiunge i 97 metri di altezza ed è sotto protezione dell’Unesco. Da non perdere il Beghinaggio con le sue vie silenziose e le casette abbellite da piante rampicanti e fiori.

Rooms at the Martin’s Paterhof Hotel. Photo courtesy of Martin’s Paterhof Hotel

Dove dormire: Più che un albergo, il Martin’s Paterhof è un’esperienza che vale la pena fare almeno una volta nella vita, per dormire all’interno di una chiesa sconsacrata del XVIII secolo. Quando ai frati minori – cacciati dalla città dai rivoluzionari francesi – fu concesso di tornare a Mechelen, decisero di costruire un nuovo chiostro in stile neo-gotico e la chiesa fu così edificata sotto l’occhio vigile dell’architetto di Anversa Paul Stoop. Durante la seconda guerra mondiale la chiesa venne temporaneamente requisita dai tedeschi e negli anni successivi, dopo vari restauri e ricostruzioni fu, alla fine degli anni ‘90, venduta e sconsacrata. Oggi è un albergo a 4 stelle nel cuore della città le cui stanze sono state magnificamente incorporate nella struttura originale, lasciando intatti vetrate, colonne e rosoni. Immaginate quindi di aprire la porta della vostra camera e di vedere i raggi del sole filtrare attraverso una trifora ed illuminare il letto dove la testata è il profilo di una chiesa gotica. Servizio attentissimo e disponibile e un’abbondante colazione internazionale servita nell’abside, con tanto di altare e vetrate colorate.
www.martinshotels.com/en/hotel/martins-patershof

Lonely Planet - courtesy of Lonely Planet

 

Munitevi anche voi della guida Lonely Planet del Belgio e del Lussemburgo, un’egregia compagna di viaggio che vi garantirà esperienze fuori dai tracciati turistici più battuti, con un occhio di riguardo alle tendenze e ai segreti meglio custoditi del Paese, per scoprire i territori da viaggiatori e non solamente da turisti.

www.lonelyplanet.com/
shop.lonelyplanet.com/belgium/belgium-luxembourg-travel-guide-6/

 

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