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Per la seconda volta la Fondazione Italiani ha invitato un gruppo di oltre 20 esperti internazionali e italiani, scienziati e professionisti a discutere sul cambiamento climatico e proporre delle soluzioni.
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Nei tre giorni del RomeSymposium sul cambiamento climatico sono stati affrontati diversi punti di vista per definire meglio il problema e le sue soluzioni: L’aspetto scientifico, quello morale, quello economico, dello sviluppo e della sicurezza. Al termine delle presentazioni, degli approfondimenti e delle discussioni, il gruppo di esperti internazionale guidati dal direttore scientifico Martin Lees ha lanciato il seguente appello a tutte le persone di buona volontà:
Facciamo appello ad una coalizione mondiale di leader illuminati nei governi, nelle corporazioni, nelle religioni, nelle istituzioni finanziarie, negli scienziati e negli educatori per esercitare un’azione di emergenza per il clima, riconoscendo che un clima stabile è una condizione essenziale per il benessere umano, la stabilità e la pace. Dovrebbero concentrarsi sulla comprensione degli enormi vantaggi dell’azione climatica nella creazione di buoni posti di lavoro e nel rafforzare la sicurezza, la dignità e l’equità. Devono dare sostanza concreta all’accordo di Parigi e le dichiarazioni di proclamazione e partenariato di Marrakech COP22.
• Chiediamo ai leader politici di affrontare la loro responsabilità per la sicurezza, la salute e il benessere dei cittadini impegnando urgentemente i tagli più profondi della emissioni di carbonio per contenere l’aumento della temperatura media globale molto al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali e ad adottare tutte le misure possibili per limitare l’aumento a 1,5°C. Devono agire in solidarietà, aumentando la capacità di tutti i popoli di adattarsi all’impatto del cambiamento climatico e di spostarsi verso un nuovo modello di sviluppo nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU.
• Invitiamo i leader religiosi, gli artisti, gli insegnanti, gli opinionisti e i media a svolgere il loro ruolo nel discutere onestamente le minacce e le soluzioni del cambiamento climatico e informare la gente e spiegare le vie di uscita.
• Invitiamo i vertici dell’industria, i fondi d’investimento, le istituzioni finanziarie, i funzionari, le città e le regioni, ad adempiere alle proprie responsabilità fiduciarie per comprendere, valutare e gestire il rischio e le opportunità climatiche, utilizzando le proprie competenze e capacità per creare la transizione di emergenza verso un mondo a basse emissioni di carbonio, con risorse efficienti ed eque.
• Chiediamo a ciascun cittadino di fare la propria parte nell’affrontare il cambiamento climatico, con cambiamenti di stile di vita, ove necessario.
L’intento è quello di garantire che gli obiettivi dell’accordo di Parigi siano soddisfatti, nel più breve tempo possibile, in base a solidi consigli scientifici, tecnologici, economici e sociali, anziché essere negati dal “realismo politico” e da considerazioni a breve termine, come è accaduto troppo spesso in passato. Questa sfida è molto più grande degli interessi di qualsiasi singola nazione
Il testo integrale dell’appello può essere scaricato qui.
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::autore_::di Massimo Predieri::/autore_:: ::cck::1998::/cck::