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Bellissimi, a passo lesto, sotto lo sguardo di milioni di telespettatori, Harry e William hanno percorso il cortile che li separava dalla scalinata della chiesa, dove si sarebbe celebrato il royal wedding.
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Belli, anzi, bellissimi, a passo lesto, sotto lo sguardo di centinaia di milioni di telespettatori, Harry e William hanno percorso il breve tratto del cortile che li separava dalla scalinata della chiesa, dove si sarebbe celebrato il matrimonio del più giovane dei due rampolli, il royal baby.
Sorridenti nella loro splendida divisa, si scambiavano battute, salutando la folla osannante.
Sicuramente si saranno chiesti cosa avrebbe detto la loro adorata mamma Diana se fosse stata presente e, di certo, un velo di ben celata tristezza, aleggiava nei loro cuori.
Harry era raggiante, dietro quella barbetta rossiccia, lasciata contro ogni regola militare che, quando si indossa una divisa, ne impone il taglio.
Anche William, più decorato, avanzava con eleganza, cercando di tenere il passo del fratellino che sembrava avesse molta fretta di arrivare.
Entrambi i ragazzi esprimevano gioia ed allegria ed in molti si sono chiesti chi dei due è il più “azzurro” dei principi, così uniti e così diversi.
William, sempre composto e regale, contenuto nelle sue manifestazioni, anche quelle più emozionanti come le presentazioni dei figli sulla porta della clinica, o, timido e un po’ impacciato, nel baciare la novella sposa al cospetto del mondo intero, sul balcone della reggia.
Una gioventù irreprensibile, senza ragazzate che avrebbero messo in imbarazzo la nonna Elisabetta e la corte tutta; senza amori clandestini, senza episodi da dimenticare.
Dall’altra parte Harry, il “cocco di nonna”, il piccolo di casa, il bimbo che non ha mai alzato la testa seguendo, con evidente dolore, il feretro della mamma così prematuramente scomparsa. Il ragazzo che, alla richiesta dell’episodio della sua infanzia che ricorda con maggior nostalgia, ha risposto: “il giorno che, con mia madre, sono stato a Disneyland, salendo per dieci volte sullo scivolo d’acqua”.
Quanta voglia di rimanere bambino, trapela in queste sue parole.
E’ per questo desiderio di esprimere rabbia e dolore che, probabilmente, anche la rigida Elisabetta, ha perdonato le sue “pesanti birichinate”, come, apparire nudo sulle copertine di giornali scandalistici, oppure farsi fotografare con una svastica appiccicata per gioco su una improbabile divisa militare.
Forse sono state proprio queste manifestazioni di ragazzo “normale” che hanno attirato le simpatie del popolo. Anche la scelta di una donna semplice, di sangue misto, americana e divorziata, sono passate in secondo piano rispetto alla tranquillità che Harry ha manifestato sempre, da quando ha iniziato ad apparire a fianco della sua amata Meghan.
“Allora è uno di noi” si saranno detti i suoi sudditi quando, scamiciato e in bermuda, si aggirava sorridente per le vie del mondo come un comune mortale.
Certo che il portamento di suo fratello è più regale, ma, in effetti, quello che un giorno sarà RE è proprio William.
Harry è, per ora, solo il sesto in ordine di discendenza ed è perfettamente cosciente che la responsabilità di guidare il regno, forse non gli spetterà mai. Si gode allora il suo titolo nobiliare, riuscendo, senza dubbio, ad ottenere il favore delle ragazze che, con le sue attenzioni amorose verso la sua un po’ impacciata Meghan e le sue pose disinvolte anche durante la cerimonia, lo potrebbero eleggere il “principe più azzurro”, non solo tra i due fratelli, ma di tutto il globo terrestre.
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::autore_::di Luisanna Tuti::/autore_:: ::cck::2651::/cck::