Millenovecentottantaquattro
George Orwell
Cura e traduzione di Tommaso Pincio
Romanzo
Sellerio Palermo
2021 (orig. Nineteen Eighty-Four 1950)
Pag. 441, euro 15
Londra, Pista Uno, Oceania. 36 anni dopo. Il giornalista, saggista e attivista socialista George Orwell, pseudonimo di Eric Arthur Blair (Motihari, 1903 –Londra, 1950), malato di tubercolosi, scrisse “Millenovecentottantaquattro” nel 1948 (il titolo è quel numero con le due ultime cifre invertite, scritto in lettere), continuò a sistemarlo fino alla pubblicazione (fine 1949), morì poche settimane dopo, non potendo così segnalare i refusi, né esprimersi sulle polemiche interpretative. Il suo libro distopico ha fatto letteratura e storia. Racconta in terza fissa l’esistenza del 39enne Winston Smith sotto il regime totalitario a partito unico prevalso nel mondo e guidato dal Fratello Maggiore, l’amore per la lasciva Julia del Reparto Narrativa, il terrore per l’onnipresenza invasiva dei teleschermi, l’imprigionamento e l’annullamento. L’ottimo curatore lo ha ritradotto, introducendo neologismi coerenti con il linguaggio appositamente creato che l’autore spiegò nell’essenziale Appendice.