Premio MIFF al miglior attore per un film a basso costo prodotto da un gruppo di ventenni
C’è grande emozione per la prima al cinema Nuovo Sacher a Roma, pieno fino all’ultimo posto. Il padrone di casa, Nanni Moretti, presenta Ludovico Di Martino, regista, e Guglielmo Poggi, interprete principale insieme a Fabrizio Colica, che raccontano con emozione del sogno che si è avverato realizzando questo film, Il nostro ultimo. Prodotto autonomamente da una troupe di giovanissimi, il film ha avuto la collaborazione gratuita di alcuni attori di successo come Giobbe Covatta, Pierfrancesco Poggi, Paola Rinaldi.
“Il nostro ultimo” è la storia di due fratelli, Fabrizio e Guglielmo, e delle loro vite dispersive. In perenne lite tra di loro, rimandano continuamente la richiesta della madre, malata da tempo, di essere portata al mare per un’ultima volta e di trascorrere una vacanza tutti insieme con il padre. Un giorno, dopo che i fratelli per l’ennesima volta si scaricano l’uno sull’altro la responsabilità di rispondere a quest’ultima richiesta, la madre muore improvvisamente. Fabrizio, affogato nel senso di colpa, si ritrova solo con Guglielmo e prende una decisione: portare la madre al mare, in Sicilia, per un’ultima volta insieme. Partono così alla volta della Sicilia con la bara della madre legata al portapacchi di una vecchia utilitaria, per quello che sarà un folle viaggio che li porterà a confrontarsi con la propria precarietà esistenziale e a riscoprire una memoria perduta ormai da tempo.
“Il nostro ultimo” comprende tutti gli elementi del cinema italiano: la commedia, le battute, i paesaggi, il mare, la bellezza dei borghi storici, il dramma, i conflitti famigliari e di coppia, le ironiche allusioni sessuali, la favola, la cucina. Elementi tenuti insieme in un riuscito equilibrio, senza mai sbrodolare, un vizio frequente nel panorama cinematografico italico.