Cultura

BACOLI

• Bookmarks: 43


Antica Bauli di romana memoria

Desidero celebrare una comunità sparsa tra Bacoli centro e le sue varie
località, più e meno note, quali Cuma, Fusaro, Baia, Miliscola, Miseno,
Cappella. Una comunità che giusto cento anni orsono si batté e ottenne
l’autonomia amministrativa quale Comune a sé.
Nei giorni scorsi è ricorso il centenario del riconoscimento di tale autonomia alla odierna città di Bacoli, da sempre ridente località turistica, oltre che importantissimo sito archeologico.
I suoi cittadini, in un terra che si dibatte tra localismo e globalismo, con la loro memoria storica, celebrando con amore la ricorrenza, hanno dimostrato di interpretare bene il nuovo sentimento di crasi che sottostà al “glocalismo” che ci attende, come forma di equilibrio tra la difesa delle identità locale e la proiezione verso un mondo senza barriere.
Bacoli, ultima uscita della Tangenziale di Napoli, in direzione nord, è nota per la particolare luminosità del suo cielo, su cui si rifrangono gli specchi d’acqua delle sue numerose insenature e dei suoi molteplici laghi (Miseno, Fusaro, Averno, Lucrino), che delineano lievi distese, promontori, colli su cui si spargono antica vestigia romane (quali Piscina Mirabilis, Cento Camerelle, l’Antro della Sibilla Cumana, il Tempio del Sole, Cuma antica, e molti altri). Sul tutto domina il Castello Aragonese, che ospita uno dei più
importanti musei archeologici d’Italia.
Il clima è sempre mite e l’aria perennemente tersa. Il mare, incredibilmente pulito, è di una bellezza straordinaria. Dista un paio di miglia marine dalle isole di Procida e di Ischia. Chi non v’è mai stato non sa cosa si è perso.
Non per niente ospitava le ville più importanti dell’antichità romana, molte delle quali sono oggi sommerse a causa del bradisismo, tipico fenomeno locale, che ne fa uno dei luoghi più importanti al mondo per lo studio dell’archeologia subacquea.
Un luogo da sempre ritenuto unico al modo, cui nell’occasione ha reso giustizia la mostra fotografica dell’Archivio Alinari.
Nei giorni scorsi, nella Sala “Ostrichina” della Villa Vanvitelliana posta al centro del Parco Borbonico sul lago del Fusaro si è fatta memoria del Decreto Luogotenenziale che nel 1919, grazie alla abilità e la tenacia di alcuni suoi cittadini (primi tra tutti Gaetano De Rosa, Luigi Illiano,
Ottavio Salemme, Cerillo e tanti altri, capitanati da Ernesto Schiano) attribuì a Bacoli l’autonomia amministrativa locale.
Ai saluti delle autorità, a partire da quello del Sindaco Josi Gerardo Della Ragione, dell’Assessore Lucia Basciano, si sono aggiunti gli interventi degli esperti e studiosi del territorio:
Mariano Scotto di Vetta, Antimo Merone.
Io stesso ho ricordato, da un lato, la figura di Ernesto Schiano, primo sindaco, che più di ogni altro si era battuto per l’autonomia di Bacoli di cui era poi stato il primo cittadino sino alla fine; dall’altro, quella di Pasquale Schiano, padre Costituente e già Sottosegretario alla Marina, che ha contribuito fortemente allo sviluppo industriale e infrastrutturale di Bacoli e del territorio, che si è speso sino alla fine, per tutta vita, per garantire la conquista e la permanenza della democrazia in Italia.
Ho concluso con la richiesta, recepita dalle autorità presenti, che entrambi vengano ricordati nella toponomastica cittadina.
Un intervento particolarmente sentito è stato quello di Ernesto Schiano, nipote del Sindaco Cav. Ernesto e figlio di Pasquale, progettista e realizzatore della Tangenziale che serve l’intera Napoli e la collega a Bacoli, facendola confluire da un lato, a nord, nel c.d. Asse Viario, dall’altro, a sud,
nelle autostrade per Roma, Bari, Pompei-Salerno-Reggio Calabria.
Ha moderato Francesca Illiano.

43 recommended
bookmark icon