Le cronache degli ultimi tempi riferiscono di continui omicidi passionali, dettati dalla gelosia.
Ma che cosa è la gelosia? quel sentimento di cui sempre si parla e spesso porta a tragici epiloghi; quel sentimento che ha trovato la massima espressione per la donna in Euripide (Medea) e per l’uomo in Shakespeare (Otello).
Gelosia deriva dal greco zêlos, che significava invidia, rivalità, ma anche significa “emulatore”, “ammiratore” o anche “seguitore” , da cui il verbo zeo (= io bollo),per designare lo zelo o ribollire di vari sentimenti ed emozioni (rivalità, sospetto, timore).
Questa etimologia ricorda gli “zeloti”, gruppo politico-religioso giudaico apparso all’inizio del I secolo, partigiani accaniti dell’indipendenza politica del regno ebraico, nonché difensori dell’ortodossia e dell’integralismo ebraici. Gli zeloti spesso venivano chiamati anche Sicarii, dal momento che andavano in giro con i pugnali (sicæ) nascosti sotto la cappa e che venivano utilizzati per ferire o persino uccidere chiunque fosse colto a compiere sacrilegi, atti offensivi o anche omissioni nei confronti della fede giudaica.
Quindi gelosia è quel sentimento che giustifica il crimine a difesa di un ideale e così si spiega il “delitto d’onore” che valeva a scagionare il marito dall’ omicidio nonchè le esecuzioni che un tempo avvenivano nell’inquisizione e oggi nell’ integralismo islamico, quando si giustificano le uccisioni per causa di fede.
Nei rapporti sentimentali la gelosia è piuttosto un sentimento di ansia e incertezza dell’essere umano.
La gelosia nasce da una natura egoistica del soggetto: non è tanto la paura di perdere l’altro, ma nasce dal dolore, dalla frustrazione di non sentirsi unici e indispensabili, nasce dal vivere l’altro come una proprietà, piuttosto che come un compagno.
La gelosia nasce dal crollo narcisistico di sentirsi, per l’altro, speciali, unici e insostituibili: la gelosia ha quindi affinità con l’invidia; il tradimento è sentito come un affronto, una personale sconfitta.
Sono le frustrazioni interne al proprio “io” che vengono evidenziate dal tradimento e che vogliono trovare giustificazione in questo per lo stato di sofferenza in cui si cade o per le azioni inconsulte che si vanno a commettere.
La gelosia non è amore, ma egoismo., come diceva La Rochefoucauld: “Nella gelosia c’è molto più amor proprio che amore per l’altro”.
La gelosia partecipa dell’isteria, della nevrosi ossessiva, della paranoia e della melanconia.
Esistono tanti aforismi che hanno per tema la gelosia, alcuni sono molto veri, altri più estremi, ma tutti possono farci riflettere.
Diceva Ambrose Bierce, ( in Dizionario del diavolo) che il geloso è “eccessivamente preoccupato di conservare una cosa che si può perdere solo se non vale la pena averla”.
Quindi qualora il partner non ti è fedele o lo credi tale, tu, se sei egoista, reagisci perché sei stato colpito nel tuo narcisismo, altrimenti ti accorgi che non ne valeva la pena di essere legato al tuo partner, ti eri sbagliato e tutto finisce qui: ognuno per la sua strada.
E così Robert Anson Heinlein osserva: “La gelosia è una malattia, l’amore è uno stato sano. La mente immatura spesso scambia uno per l’altro, o presuppone che maggiore è l’amore, maggiore è la gelosia – infatti, sono quasi incompatibili;. Un’emozione lascia poco spazio per l’altro ”
(in Straniero in terra straniera) ”Una persona competente e sicura di sé è incapace di ogni sorta di gelosia. La gelosia è invariabilmente sintomo di insicurezza neurotica”. (in Lazarus Long l’Immortale, dello stesso Autore)
Fin dai tempi di Aristotele si è cercato di trovare una spiegazione univoca di questo sentimento, senza giungere a nessuna formulazione universalmente accettata. Tra il molto che si è scritto in proposito, appare interessante la tesi di Margaret Mead, la nota antropologa inglese, che sosteneva che quanto più incerta è la stima di sé, tanto più si è vulnerabili ai morsi della gelosia.
Per l’autrice la gelosia non può essere intesa come un’unità di misura dell’amore, bensì come un sentimento negativo, che avrebbe le sue origini nel senso d’insicurezza e d’inferiorità.
La gelosia è quindi estranea all’amore.
Amare qualcuno significa desiderare la sua felicità, e quindi anche accogliere serenamente la sua decisione di interrompere il rapporto se si sente attratto da un terzo.
Se la gelosia è volontà di costringere l’altro a restare o paura di perdere la persona con cui si convive, ciò non può essere compatibile con l’amore.