Il 23 Agosto un rispettato organismo di sondaggi brasiliano ha trovato che il Presidente Bolsonaro gode di un indice di approvazione del 51%; il più alto da quando è stato eletto. Il Brasile è il secondo Paese con il più alto numero di morti al mondo: 116.000, secondo Wikepedia; dopo gli Stati Uniti, che sino a pochi giorni fa erano a 170.000.
Ma Bolsonaro – che ha ridotto il virus a “una influencinha”,
ha rifiutato di indossare la mascherina, ha attaccato duramente i governatori
degli stati che prendevano misure di controllo, ha messo un militare come
ministro della Sanità (dopo aver cacciato due medici) – è considerato dagli
elettori brasiliani estraneo alla strage.
Bolsonaro ha sempre dichiarato che la responsabilità era dei governatori, e che
lui considerava che frenare l’economia era da irresponsabili. Ha concesso un
aiuto di circa 80 dollari alle famiglie povere, ed oggi é particolarmente
popolare nelle zone più povere del Paese, che da sempre erano roccaforti di
Lula.
Il congresso del Partito Repubblicano, celebrato in questi giorni negli Stati
Uniti, ha seguito lo stesso copione. La responsabilità della strage non sarebbe
del Presidente, ma dei governatori. II fatto che il maggior numero dei decessi sia
avvenuto negli stati governati da repubblicani, come il Texas e la Florida, non
sfiora minimamente i votanti di Trump. Conta solo la parola del Presidente e poco
importa che egli non abbia mai creduto nel virus, abbia detto che sarebbe
scomparso “uno di questi giorni” e sia intervenuto nel
dibattito sanitario raccomandando di assumere detergenti da cucina ed
ignorando totalmente e palesemente il responsabile sanitario, il famoso
virologo Anthony Fauci.
Egli, nonostante tutto ciò, grazie alla piattaforma del Congresso, ha ridotto da 13 a 9 punti il distacco da Joe Biden. E numerosi sono coloro che ascoltano le sue accuse ai governatori democratici, di lasciare agire gli agenti del comunismo e dell’anarchia: i manifestanti mobilizzati per la morte di un nero, Frank Lloyd, soffocato senza cause apparenti da un poliziotto bianco. Sono riapparse sui giornali analisi che prevedono la vittoria di Trump.
Il virus ha dimostrato che ormai tra uno scienziato e chiunque “twetti”
sui social media, non c’è più differenza. A Madrid Miguel Bosè, un cantante
figlio di due personaggi famosi, l’attrice Lucia Bosè e il torero Miguel Luis
Dominguin, ha convocato in Plaza Colon una manifestazione contro le mascherine.
Sono arrivate 2.500 persone, molte delle quali gridavano: “Il virus non
esiste”. Un sondaggio ci dice che quasi il 20% della popolazione europea
rifiuterà il vaccino. Negli Stati Uniti, ci sono stime maggiori. Anche perché in
molti pensano che il virus sia stata una creazione di Bill Gates e che il
vaccino introdurrà nel corpo umano un chip, grazie al quale si potrà
controllare il mondo. E una deputata italiana ha sostenuto in Parlamento …
che chi si mette la mascherina è di sinistra, perché accetta di ridurre la sua libertà
… mentre chi non se la mette è perché è un uomo libero, tema
ricorrente della destra … e che comunque questo è un virus cinese
(definizione di Trump) creato in un laboratorio a Wuhan, per governare il
mondo: prova ne sia che “loro” hanno controllato subito l’epidemia; e la loro
economia ha sofferto meno delle altre. Per converso i cinesi rispondono che
sono stati dei soldati americani, venuti ad una cerimonia, a introdurre il
virus in Cina, per distruggere la loro crescente potenza.
La spiegazione degli scienziati è che il virus proviene da un animale infetto, che ha contagiato la catena alimentare, non convince nessuno. Intanto, il numero di coloro che credono che la Terra sia piatta è in aumento; così come quelli che negano la teoria dell’evoluzione, perché la Bibbia dice che la creazione è stata fatta in sette giorni. Vi risparmio di spiegare la teoria catalogata come QAnon, che sostiene che siamo sotto una cospirazione di altissimi personaggi che vogliono far fuori intanto Trump, per poi impadronirsi del resto del mondo. Teoria che Trump ha rilanciato e che ora sta attecchendo anche in Europa …
Le teorie complottiste circolano sempre di più e sempre con maggior fervore. Una volta, i negazionisti negavano l’emergenza climatica. Nonostante tutte le evidenze. Adesso negano anche il virus, nonostante si vada rapidamente verso almeno 800.000 morti ufficiali. È come se sparisse la città di Marsiglia …
Queste teorie negazioniste o
cospirazioniste fanno sorridere i cittadini che credono nella scienza e nei
numeri. Ma c’è un dettaglio per il quale dovremmo invece preoccuparci tutti:
votano anche loro …
Sarebbe ora di collegare la crisi della democrazia al negazionismo e alle
teorie cospirative. Il limite della democrazia sono i suoi elettori, diceva
Churchill. Aggiungiamo che i re della negazione del virus, Trump e Bolsonaro,
sono stati eletti liberamente, e oggi godono di un notevole appoggio popolare.
Secondo Fact Check, Trump ha detto oltre 20.000 menzogne da quando è
state eletto.
Ma secondo Fox e i suoi elettori sono gli altri che mentono.
I romani dicevano che gli Dei, prima di rovinare gli uomini, li fanno impazzire. Se è vero, il virus e l’emergenza climatica ce li hanno mandati gli Dei …