La prima parola che vogliamo analizzare è doppiopesismo, ma in realtà il senso sarebbe quello della doppia morale. Non esistendo un sostantivo equivalente riflettiamo su questo. Il doppiopesismo come si intuisce è vocabolo complesso e risultato dell’unione tra doppio e peso con in più il suffisso “ismo” che come spesso sottolineano queste note induce una valutazione sempre negativa del fenomeno, Così come è, secondo il dizionario va inteso come radice arbitraria dell’espressione due pesi e due misure, ed è termine di uso raro il che ne accresce la negatività. Sempre il dizionario ci dice che nel linguaggio politico e giornalistico, si intende la tendenza a usare due pesi e due misure, cioè a comportarsi in modo contraddittorio in circostanze analoghe.
Insomma, una brutta parola, potremmo dire, indice di aspetti deteriori dell’animo umano, fatti di furbizia, tatticismo, attendismo per tempi migliori a garanzia di essere in equilibrio verso qualsiasi soluzione, ovvero in altri termini gergali “pesci in barile”, con buona pace dei poveri prodotti ittici racchiusi in contenitori che non sono il mare aperto nel quale nascono e vivono!
L’occasione delle riflessioni è il bruttissimo intervento che il guru dei cinquestelle ha fatto apprendendo delle accuse formali nei confronti del figlio ritenuto responsabile in concorso con altri giovani di uno stupro nella villa di famiglia in Costa Smeralda di una giovane diciannovenne con contorno di alcool e forse altro.
Non ci interessa, anche se a molti potrebbe sorgere spontanea la considerazione che il rampollo dello stesso guru, come molti giovani cosiddetti di famiglia bene, se la spassi in villa sulla costa sarda, luogo di ritrovo di miliardari e arrivisti vari. Non sarebbe una notizia e non sarebbe purtroppo infrequente, anche se potrebbe considerarsi uno schiaffo alla povertà e alla sofferenza.
Al di là di formule o di analisi sociologiche che ormai si definiscono datate potendo diventare miliardari facendo gli influencer, il nodo della questione è un altro. E’ la reazione scomposta, veemente, inaccettabile del personaggio di riferimento dei cinquestelle che pur di difendere il figlio da una grave accusa, invece di augurarsi che la sua posizione sia considerata estranea ai fatti e affidando questo giudizio alla magistratura, si scaglia “ovviamente” sulla giovane al centro del presunto stupro di gruppo lamentando che abbia impiegato otto giorni dopo il fatto per denunciare l’accaduto. E, in più, aiutato anche dalla consorte sottolinei che “lei era consenziente”, come a dire se l’è cercata e dunque cosa vuole adesso, accusare il nostro “bambino innocente”?
In buona sostanza, doppiopesismo e doppia morale allo stato puro. Non intendiamo prendere le parti di alcuno, non ci spetta e non abbiamo gli strumenti. Tuttavia è di chiarezza adamantina che la reazione del guru sia scomposta pur comprendendo la umana sofferenza rabbiosa di padre, veemente oltre il dovuto (arrivando a dire di arrestare se stesso al posto del rampollo) e per i toni apocalittici, inaccettabile perché un genitore deve battersi per l’innocenza di un figlio ma deve rimanere nell’ambito del rispetto delle istituzioni e della giustizia in particolare e anche perché nessun genitore italiano può arrogarsi il diritto di fare intemerate sui social come lui fa sapendo di avere audience ad altri negata.
Ma c’è di più. E’ il trito refrain per cui se c’è uno stupro, anche presunto, la “colpa” è certamente della donna. Si tratta del più bieco sessismo e maschilismo che si possa immaginare e che ha fatto saltare i nervi persino ad esponenti del movimento tanto è fuori misura quello che è stato fatto e detto. Dove erano infatti il figlio e gli altri amici nel momento in cui volevano approfittare della giovane? E, anche ammesso per assurdo, che la ragazza non fosse ostile alla situazione in teoria, dove erano mentre l’azione veniva portata a compimento da tutti uno dietro l’altro? E’ accettabile per un padre che il proprio figlio ritenga di poter partecipare ad un’orgia perché “lei era consenziente” e che nessun freno morale possa inibirne il comportamento? Se lo è mai chiesto il guru che tuonava in difesa delle donne e contro le violenze nei loro confronti nei comizi del vaffa e similari? Dove finisce il rispetto per le persone? Si ferma alla porta di casa o della villa?
Il peggio però non è ancora questo. Si è sostenuto infatti che i ragazzi “non hanno fatto niente”, come a dire che “stare” con una ragazza a turno è non solo normale ma che non è “niente”. E qui c’è da rabbrividire per la sfrontatezza e l’assoluta amoralità, in nome della quale si attacca la vittima dei fatti invece di avere un dubbio sulla propria progenie che non guasta mai per un genitore che voglia essere tale! Ma è del guru che stiamo parlando, dell’elevato, dell’intoccabile!
Raggelanti poi le affermazioni sul ritardo della denuncia, come se fosse normale, subito dopo uno stupro (perché tale è un’orgia a più soggetti nei confronti di una sola) correre in commissariato e denunciare! Ovvero, nessun rispetto per le condizioni psicologiche e fisiche di una giovane che forse non avrebbe immaginato come sarebbe andata a finire (non sarebbe il primo caso in cui agevolati dalle circostanze in più si fossero arrogati il “diritto di abusare”) o peggio se avesse realmente subito un’aggressione non voluta. Come dicevamo la giustizia valuterà quanto accaduto e le responsabilità saranno accertate. Questo dovrebbe essere il limite invalicabile in uno stato civile e di diritto! Paradossalmente per far prevalere il quale per decenni il guru ha tuonato ed è riuscito a portare centinaia di cittadini in Parlamento.
Triste meriggio anche per lui costretto a difendere “a famigghia” come se la sua non dovesse essere toccata. Tra l’altro la vicenda è nota da mesi, ma da mesi dallo stesso personaggio vi è stato il silenzio, anche dopo le prime notizie in merito! Per un padre tristezza e sofferenza, per un genitore anche per rispetto di quelli della giovane il dovuto equilibrio e riserbo, per un guru politico la totale debacle di un impegno decennale e questo mentre il movimento è in totale crisi di senso, di immagine e di futuro!