Ritorno dall’universo
Stanislaw Lem
A cura di Francesco M. Cataluccio
Traduzione di Pier Francesco Poli
Fantascienza
Sellerio Palermo
2021 (orig. 1961)
Pag. 383, euro 15
Terra nostra e galassie lontane. Secoli prima e dopo. Dopo una lunga spedizione galattica, Hal Bregg torna a casa, sulla Terra. Ha volato per 127 anni del tempo terrestre e 10 per il tempo di bordo, lui è partito trentenne (in 23 su due astronavi) e ora ha biologicamente quaranta anni, ma ormai secondo gli orologi del nostro pianeta sarebbero centocinquantasette, trova tutto cambiato, sembra più egualitario e stabile. In meglio o in peggio, dal suo punto di vista, è difficile dire, si sente terribilmente escluso, forse è un incubo (di cui pentirsi). “Ritorno dall’universo” è narrato in prima persona per aiutarci a riflettere bene. Il medico e celebre scrittore polacco Stanislaw Lem (Leopoli, 1921 – Cracovia, 2006) lo pubblicò cinquant’anni fa, appena prima del notissimo Solaris (1961). L’autore da qualche anno è in via di meritata ripresentazione, anche questa distopia merita accurata attenzione (si può leggere a riguardo la bella postfazione).