Nelle passate edizioni il nostro Massimo Graziani, esperto in cyber security e molto legato oltre che a ITALIANI al Comune di Veroli e a Mons. Angelo Maria Oddi, ci ha inviato con la preghiera di darne notizia una locandina relativa a un evento che avrebbe avuto lo scopo di rendere un “Tributo a Massimo Scaligero” accompagnata da un articolo a firma di Monia Lauroni dal titolo UN EVENTO CHE CELEBRA UNO DEI FIRMATARI DEL MANIFESTO DELLA RAZZA.
ITALIANI, non condividendo né il titolo né la tesi, con un articolo a firma di Antonello Cannarozzo dal titolo “Contestazione alla manifestazione dedicata a Scaligero” si è affrettato a precisare nel numero immediatamente successivo il corretto e diverso pensiero su Massimo Scaligero, rendendogli nuovamente omaggio.
Molto dopo torna sul tema Nicola Gelo, accorto lettore, che aggiunge: “ … Il Manifesto della Razza …non venne mai firmato da Scaligero. Come scrive Renzo De Felice, uno dei più autorevoli storici del fascismo, nel suo Storia degli Ebrei sotto il fascismo – solo a seguito della promulgazione della politica razziale si volle creare per gli italiani “una coscienza razziale”. Coscienza che – cito De Felice – non trovò che “pochi scialbi (e spesso prezzolati) ripetitori”.