La percezione del termine scelto nella pubblica opinione subisce poche oscillazioni serie e si manifesta sempre con la considerazione di un comportamento che tenga conto dei diritti e dei doveri di tutti. Anche in treno, in autobus, ovunque le persone si radunino – tranne che nelle piazze dove si vogliono riunire c coloro per i quali esiste soltanto la manifestazione dell’essere sempre e comunque “contro” – quello che il popolo nella sua accezione più ampia pone come distinguo rispetto al confronto anche aspro delle posizioni, è che comunque per convivere sia opportuno oltreché doveroso trovare un terrenno di condivisione comune che allontani la prospettiva del ritorno, mai scomparso peraltro, dell’”homo homini lupus”.
Si parte, allora come sempre, dal significato letterale e che troviamo nel dizionario. Equilibrio driva dal latino, molto simile, aequilibrium, che a sua volta discende dall’unione di due parole, aequus «uguale» e libra «bilancia». Ecco allora che facilmente si comprende quasi per incanto che il valore sostanziale sta per così dire nelleguaglianza della bilancia, ovvero nel fatto che la bilancia sia equa, quindi eguale. I significati poi del termine sono come sempre molteplici e diversi. In meccanica si indica lo stato di quiete di un corpo. In particolare esso può essere statico ovvero quello di un corpo puntiforme su cui non agiscono forze, o agiscono forze tali che la loro risultante sia nulla (in tal caso, si dice anche che le forze si fanno equilibrio); opuure dimanico, quello di un sistema di forze che, applicato ad un punto in movimento, non ne modifica il vettore della velocità. Ancora l’equilibrio può essere in quest alettura stabile o instabile “a seconda che, perturbando anche di poco le condizioni del corpo, esso tenda o no a ritornare nella posizione di partenza”. Le possibilità si estendono poi a quello indifferente quando ogni possibile posizione del corpo è di equilibrio; elastico, lo stato di quiete di un corpo elastico quando, applicando ad esso un sistema di forze esterne equilibrato e sensibilmente costante nel tempo, le tensioni interne non superano il limite di elasticità.
Più in generale, condizione per la quale un corpo (anche il corpo umano) sta fermo per un compensarsi delle azioni che su di esso si esercitano, o, anche muovendosi, conserva un suo determinato assetto.
Come sanno poi molti sportivi, soprattutto quelli a corpo livero, esiste l’asse di equilibrio,” attrezzo ginnico che serve per esercizî atti a sviluppare il senso dell’equilibrio: può essere fisso, in bilico, oscillante. Ci sono poi i cosiddetti giochi di equiilibrio, esercizî varî che impegnano chi li esegue sia a tenersi in bilico sia a compiere altri giochi di destrezza tenendo in equilibrio oggetti.
In aeronautica, dove istintivamente si pensa a qualcosa di determinante per la buona sorte del volo, si parla di equilibrio di un aeromobile, quando è nullo il momento, rispetto al baricentro, di tutte le forze applicate, così che il volo si realizza in condizioni di regime. Similmente, in marina, quello velico è quello che si raggiunge facendo in modo che il centro di pressione delle azioni del vento sulle vele non resti né troppo a prora (che darebbe una nave eccessivamente «poggiera») né troppo a poppa (che darebbe una nave eccessivamente «orziera»).
Nel linguaggio scientifico, per lo più con opportuna specificazione, indica una situazione particolare di un sistema, caratterizzata dalla costanza nel tempo di uno o più parametri inerenti allo stato del sistema, così da escludere il prodursi di determinati fenomeni. Come spesso ci poniamo di fronte ad essa in meteorologia, parliamo di quello atmosferico, lo stato dinamico di masse d’aria soggette a moti verticali che può essere stabile, instabile o indifferente. In senso figurato è la proporzione fra le parti, esatta distribuzione dei varî componenti di un insieme. Ecco quindi, che in senso psicologico e morale, lo si individua nell’avere, non avere il senso della misura, il pieno controllo dei propri atti, e simili. Inutile aggiungere che qualsiasi area nella quale ci misuriamo, porta con sé una forma di equilibrio e per converso di squilibrio, propria ed esclusiva. In biologia, come in economia, come in politica.
Eccoci dunque al punto che ci interessa in queste riflessioni, forse a volte divagazioni. Qui possiamo dire che siamo dinanzi alla concezione e metodo di politica internazionale, che costituisce quasi la spina dorsale della diplomazia moderna e che consiste nell’equilibrare o riequilibrare le forze delle grandi potenze in modo che nessuna di esse prevalga decisamente sulle altre; anche in senso più generico.
Una considerazione conclusiva riguarda la nostra attuale situazione nazionale nel novero di un’Europa anch’essa certamente alla ricerca di un nuovo momento di equilibrio. Da noi la questione è semplice: la politica è in forte crisi di rappresentanza, il paese quindi appare sballottato in questa mancanza di equilibrio. Le istituzioni, che mai dovrebbero essere sottoposte a tensioni ma dovrebbero invece fungere da misura, da calmiere ad ogni ipotesi di mutamenti non confortati dal sentire popolare, subiscono nel loro funzionamento perturbazioni continue provocate dal sostanziale divario che vede la forze, o meglio, le aree maggiori del paese non in grado sia di trovare tra loro un metodo condiviso, ma soprattutto di non investire con questo loro agitarsi il funzionamento dello Stato che rappresenta tutti i cittadini, anche coloro che sono per così dire moderati, rispettosi delle leggi e dei diritti propri ed altrui. Ecco il punto. Ad oltre settant’anni dalla costituzione della Repubblica, non possiamo ancora discutere di questioni non risolte dalla storia e di questioni che non attengono al quotidiano della gente e alla decisioni anche onerose da assumere. Occorre uscire dal labirinto della causa e dell’effetto, per concentrarsi sull’essenziale. La antica filosofia condensata nell’espressione latina “primum vivere, deinde philosophare”, ci dice chiaramente quale sia la strada da imboccare. Se la finiamo di perdere tempo e la imbocchiamo il trascinamento sarà positivo per tutti!