
In occasione della Giornata internazionale dei diritti umani (10 dicembre), il Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito che la tutela dei diritti fondamentali è un “pilastro irrinunciabile” dell’azione internazionale italiana.
La ricorrenza del 2025 è particolarmente significativa grazie alla recente elezione dell’Italia a membro del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite per il triennio 2026–2028.
Questo risultato, sottolineato dalla Farnesina, è un riconoscimento tangibile del ruolo del Paese nella difesa della dignità umana e della sua capacità di dialogo e mediazione a Ginevra.
Il Ministro Tajani ha evidenziato che il nuovo mandato darà “nuovo slancio” alle tradizionali priorità italiane in campo internazionale. Tra queste, spiccano l’impegno per l’abolizione universale della pena di morte, una storica battaglia della diplomazia nazionale.
Altre aree focali includono la promozione della parità di genere e l’emancipazione femminile a livello globale. Un’attenzione speciale sarà rivolta alla tutela dei diritti dei bambini e delle persone più vulnerabili.
L’Italia difenderà con forza la libertà di espressione e di religione o di credo, fondamentali per ogni società democratica. Infine, il Paese si impegna a intensificare la lotta contro ogni forma di discriminazione e intolleranza.
La Farnesina assicura che il lavoro proseguirà con determinazione insieme ai partner, affinché i diritti e la dignità umana siano pienamente garantiti, per tutti e ovunque nel mondo. L’Italia si afferma così come un attore centrale nella promozione dei valori universali.
