Il 2024 ha segnato un’annata record per l’industria alberghiera italiana, con un aumento degli investimenti del 50% rispetto al 2023, toccando la cifra di 2,2 miliardi di euro. L’onda di crescita non accenna a diminuire, visto che il primo semestre del 2025 ha già superato 1,5 miliardi di euro, anticipando un sorpasso sulla Francia e il raggiungimento del terzo posto in Europa. A livello continentale, il settore ha registrato il miglior risultato dal 2019, con 22,5 miliardi di euro di investimenti, un incremento del 40%.
A trainare il successo in Italia sono soprattutto le strutture di lusso e di fascia alta, che hanno attratto il 60% dei finanziamenti nell’ultimo anno e mezzo. Le grandi città d’arte come Firenze, Milano, Roma e Venezia rimangono le mete predilette dagli investitori, ma l’interesse si sta estendendo anche a centri urbani emergenti e località turistiche lacustri e marittime. Nel 2024, il valore del patrimonio immobiliare ricettivo ha superato i 160 miliardi di euro, di cui oltre 133 miliardi riconducibili agli hotel.
Non solo i valori patrimoniali, ma anche il fatturato immobiliare è in forte espansione, con una crescita del 13% nel 2024, raggiungendo i 3,4 miliardi di euro. Le previsioni per il 2025 indicano un ulteriore incremento del 9%, proiettando il settore verso nuovi record. L’aumento del numero di strutture alberghiere e di quelle extra-alberghiere ha portato l’offerta ricettiva a quasi 5,5 milioni di posti letto.
Con un tasso di occupazione che nelle principali città ha superato il 75% nel 2024, le prospettive per il 2025 sono estremamente promettenti. Si prevedono 134 milioni di arrivi e una spesa turistica vicina ai 135 miliardi di euro, confermando la solidità e l’attrattiva del mercato italiano.