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Campania. Quest’estate. Esistono (non solo in Italia) aggregazioni geografiche di autori di gialli e noir.
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Autore: AAvv |
Campania. Quest’estate. Esistono (non solo in Italia) aggregazioni geografiche di autori di gialli e noir. Rivendicano giustamente la specificità territoriale della scrittura o dell’ambientazione. Una decina di anni fa nacque NapoliNoir e questo è il primo volume collettivo, undici racconti riferibili all’intera regione, fra la metropoli e l’area del vulcano, fra le coste cilentine e le rocche irpine. Curata e presentata da due componenti, Diana Lama (la presidente) e Paolo Calabrò, ironicamente intitolata alla pericolosa afa stagionale (“C’è un sole che si muore”), contiene storie inedite di altri nove sperimentati scrittori: Luciana Scepi, Ugo Mazzotta, Sibyl von der Schulenburg, Francesco Costa, Vittorio Del Tufo, Piera Carlomagno, Alessandra Pepino, Riccardo Fabrizi, Diego Lama (il racconto di quest’ultimo, “La casa triste”, ha vinto il Premio Tedeschi 2015).
v.c.
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