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::introtext::
A volte certi oggetti ti saltano addosso, o quanto meno agli occhi, e ti parlano.
Una camicia ti fa capire, non so come, che vuole essere indossata, quella mattina.
E con quel pantalone, ovviamente.
Le scarpe, naturalmente, seguono di conseguenza.
E allora cosa pensi?
O pensi che sia il caso di pensare qualcosa?
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::fulltext::
A volte certi oggetti ti saltano addosso, o quanto meno agli occhi, e ti parlano.
Una camicia ti fa capire, non so come, che vuole essere indossata, quella mattina.
E con quel pantalone, ovviamente.
Le scarpe, naturalmente, seguono di conseguenza.
E allora cosa pensi?
O pensi che sia il caso di pensare qualcosa?
E se pensi sia il caso, cosa?
Che sei tu ad indossare qualcosa o sei tu ad essere indossato?
Ed in questo secondo caso, come ce la caviamo?
In genere seguiamo i suggerimenti del nostro intuito e ci vestiamo come ci viene in mente.
Ma viene da noi o dagli oggetti che pensiamo di possedere?
Non è che questi abbiano una qualche autonoma essenza, che ci spinge a fare delle cose secondo il loro volere?
Ma che stupidaggine, si dirà.
E forse lo è.
Ma che dire o pensare di fronte a quel libro che sporge qualche centimetro di più degli altri e che cattura la tua attenzione o di quella bottiglia di vino inclinata fra le altre, diritte, e che attira la tua mano che non può trattenersi dal prenderla?
E allora siamo sempre noi a decidere il tutto o esiste una specie di interrelazione fra noi e il mondo che ci circonda?
Si dirà che gli oggetti sono inanimati e non hanno personalità autonoma.
Vero, anzi verissimo.
Noi siamo nella sfera umana e gli oggetti nel mondo minerale.
Noi abbiamo mente, anima e spirito.
Gli oggetti solo minerali.
Ma noi siamo anche fatti da minerali, gli stessi degli oggetti inanimati.
E allora siamo sicuri che non ci siano dei sistemi di comunicazione fra questi due mondi?
Io, nel dubbio, scelgo sempre quella camicia che mi chiama in qualche modo e quella bottiglia di vino che mi attira sapendo di non sbagliare.
Il resto non me lo spiego, ed in fondo non mi interessa…
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::autore_::di Michael Barons::/autore_:: ::cck::120::/cck::