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Devo confessare che Fabrizio Corona non mi è stato mai particolarmente simpatico, anzi tutt’altro.
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Devo confessare che Fabrizio Corona non mi è stato mai particolarmente simpatico, anzi tutt’altro. Però le sue ultime vicende giudiziarie me lo hanno fatto apparire sotto un’altra luce: un ragazzo arrogante e presuntuosetto che ha osato sfidare le istituzioni, mostrando una spavalderia che ha rasentato l’insolenza.
Ha fotografato VIP ed attricette, proponendo loro la restituzione di scatti compromettenti in cambio di cospicue somme di denaro. A questo punto mi chiedo: tutto qui? Una condanna esemplare: 13 anni di detenzione. Ora mi viene naturale chiedere: ma il rumeno che ha ucciso la bambina sulle strisce ed è stato subito rilasciato con preghiera di presentarsi in aula il giorno del processo (bontà sua), che fine ha fatto? Sparito!! E il delinquente che a Padova ha accoltellato due carabinieri (finiti in ospedale) durante un arresto per rapina? Un giorno in guardiola e rimesso subito in libertà poiché non è pericoloso: ma come, ha accoltellato due tutori dell’ordine e non è pericoloso?? Al caporale Vincenzo Parolisi è stata ridotta la pena dalla Cassazione poiché non gli è stata riconosciuta la ‘crudeltà’. Ma se è stato dichiarato colpevole dell’uccisione di sua moglie con 22 coltellate, quali giudici pensano che questo accanimento non sia crudeltà? E la mamma di Cogne, Anna Maria Franzoni, condannata per l’uccisione del suo bambino, ha trascorso solo pochissimo tempo in detenzione completa, poi, possibilità di andare a lavorare in una fabbrica di borse e poi a casa: arresti domiciliari con possibilità di uscire 4 ore al giorno, purché non si allontani dal comune di residenza. Ed il comandante Schettino? 32 vittime e, durante il processo, lui tiene lezioni all’Università, si fa fotografare a feste danzanti con coppe di champagne in mano, partecipa a dibattiti televisivi. Condannato a 16 anni, ancora non ha fatto un giorno di carcere e chissà se ne farà!! Intanto Massimo Bozzetti, il muratore di Mapello, ancora non condannato, sta scontando il carcere da circa un anno con l’accusa dell’omicidio di Yara Gambirasio.
Ora, ripenso al gioielliere che sparò ad un rapinatore e lo colpì mentre fuggiva con la refurtiva del suo negozio, dopo essere stato minacciato con le armi dal mascalzone: condannato perché lo aveva inseguito e ferito (poi morì) fuori dal negozio e, soprattutto, di spalle!! In ultimo mi soffermerei un momento sul benzinaio veneto che, per difendere una ragazza aggredita per rapina da un delinquente con numerosi precedenti penali, lo ha colpito ad una gamba con un colpo di fucile. Sfortuna ha voluto che sia stata recisa l’arteria femorale, con conseguente decesso del criminale. Quindi il benzinaio è stato incriminato per eccesso di difesa!! Non solo, ma i parenti del rapinatore chiedono un risarcimento per la morte del ‘loro caro’ che, forse, non potendo più rubare, non potrà portare al campo rom altri frutti di azioni delinquenziali. Ma l’avvocato dei signori zingari, su quali introiti si sarà basato nel chiedere il compenso risarcitorio? Sulle ultime rapine perpetrate dal suo cliente? Ritengo giusta l’insurrezione dell’intero paese contro l’incriminazione del povero uomo che, pare l’unico a non dormire la notte per la disperazione di aver ucciso un uomo, lui che, anni fa, non esitò a gettarsi nelle acque gelide di un fiume, per salvare una donna in difficoltà. Tutto ad un tratto, questo eroe sembra essersi trasformato in un delinquente comune che decide di farsi giustizia da solo. Non mi chiedo neanche dove fossero coloro preposti istituzionalmente a far rispettare la legge, poiché, dati i tempi, ce ne vorrebbero centinaia spalmati ad ogni angolo. Mi auguro solo che venga riconosciuta a questo ‘coraggioso’ la legittima difesa, attuata per sé e per gli altri, nella speranza che questa volta la Giustizia abbia la G maiuscola!
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::autore_::di Luisanna Tuti::/autore_:: ::cck::427::/cck::