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Nella ricerca del benessere del corpo e dell’armonia dello spirito, un numero sempre maggiore di persone si dedica alla scoperta di luoghi che possono conciliare storia, cultura, meditazione e filosofie alternative
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Nella ricerca del benessere del corpo e dell’armonia dello spirito, un numero sempre maggiore di persone si dedica alla scoperta di luoghi che possono conciliare storia, cultura, meditazione e filosofie alternative con l’interesse verso il proprio corpo attraverso cure, massaggi, creme e olii naturali.
L’Italia offre tutto questo ed è per ciò che continua ad essere un importante polo di attrazione mondiale. Sarebbe quindi opportuno creare un sistema nazionale che raccogliesse indicazioni da tutti gli enti preposti alla diffusione delle informazioni del settore: regioni, provincie, agenzie.
Nascosti tra le pieghe di questo nostro martoriato, offeso, umiliato Paese, esistono luoghi che spesso le agenzie turistiche ignorano perché ritenuti disagiati e non molto interessanti per i viaggiatori che attraversano l’Italia alla scoperta di mete “già scoperte”. Città d’arte come Firenze, Roma, Siena, sono da sempre nelle note dei tour operator che agiscono nella certezza di non sbagliare.
E’ nelle nostre intenzioni proporre ai lettori nuovi e stimolanti territori che permettano alla gente di conoscere ed apprezzare quella parte di penisola che raramente viene posta all’attenzione dei visitatori. Sagre, fiere, location, sconosciuti alla maggior parte dei turisti, stranieri e nostrani, ai quali vengono presentati i soliti noti terminali turistici. La sfida della Balestra di Sansepolcro, la Fiera del carciofo di Ladispoli, la Sagra del Pescespada a Bagnara Calabra, L’infiorata di Genzano, la Sagra del Peperone a Carmagnola: quante curiosità sconosciute ci nasconde questa nostra bella Italia!
Poiché da una parte dobbiamo iniziare questo nostro viaggio attraverso l’Italia che non c’è, proporrei di partire da una cittadina Laziale, a due passi dalla capitale, raggiungibile facilmente con mezzi pubblici o privati: Fiuggi.
Sorta alle pendici dei Monti Erici in epoca pre-romana, immersa nel verde dei boschi di castagni, oggi conta circa 10.000 abitanti. Il suo borgo storico. arroccato su di una collinetta e delimitato da mura e bastioni, è percorso da stradine e piazzette, nelle quali è possibile immergersi nel fascino di antiche tradizioni e sagre popolari. Non molte notizie certe sono pervenute relativamente al periodo romano. Si sa soltanto che esisteva un piccolo villaggio, noto con il nome di Fons Arilla o Felcia (dalle felci che prosperavano nei suoi dintorni), apprezzato per le sue acque termali. Altri nomi gli vennero dati fino al 1911, in cui divenne definitivamente FIUGGI, città dell’acqua che fugge (velocemente dall’organismo).
Fu ambita meta di politici, finanzieri e aristocratici, compresi esponenti della casa reale.
Per continuare la tradizione di cittadina “impegnata” nell’arte, cultura, spettacoli, nell’arco dell’anno Fiuggi organizza molte iniziative, alcune delle quali ormai presenti stabilmente nel proprio calendario (come il Mercatino dell’Antiquariato), a testimoniare l’interesse di preservare il proprio patrimonio culturale accanto all’impegno di avviare nuove manifestazioni per attrarre sempre di più anche la curiosità dei giovani.
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::autore_::di Luisanna Tuti::/autore_:: ::cck::445::/cck::