::cck::478::/cck::
::introtext::
Recentemente è stato dato l’annuncio di una scoperta a dir poco epocale: nell’acceleratore di particelle LHC (Large Hadron Collider) è stata raggiunta una energia sufficiente a scoprire il cosiddetto Bosone di Higgs.
::/introtext::
::fulltext::
Recentemente è stato dato l’annuncio di una scoperta a dir poco epocale: nell’acceleratore di particelle LHC (Large Hadron Collider) è stata raggiunta una energia sufficiente a scoprire il cosiddetto Bosone di Higgs. Chi è costui, potremmo dire parafrasando il buon Don Abbondio? Il Sig. Higgs è un fisico britannico premio Nobel per la fisica nel 2013 ed il suo Bosone altro non è che una particella da lui supposta per spiegare l’esistenza della massa.
La massa è quella cosa di cui siamo dotati tutti e che tanto turba il gentil sesso quando sale su di una bilancia. Senza la massa non ci sarebbe il peso e senza peso, i dietologi cambierebbero mestiere. Ma per quale motivo è stato necessario ipotizzare l’esistenza di una particella per spiegarne l’esistenza?
Semplicemente perché nel cosiddetto ‘Modello Standard’, cioè il modello teorico che spiega l’esistenza delle particelle costituenti gli atomi ed i nuclei atomici nonché le loro interazioni, la massa non ha ragione di esistere.
Eppure c’è!
Allora da dove viene fuori si sono chiesti gli scienziati? Ed ecco qui che il nostro eroe britannico si inventa una particella quantomeno esotica, chiamata Bosone di Higgs per spiegarne la presenza nel nostro universo.
La sua esistenza è stata soltanto postulata, ma mai evidenziata ed è tanto necessaria ed imperscrutabile che i fisici l’hanno chiamata ‘Particella di Dio’.
La si è cercata a lungo e quando le speranze iniziavano a vacillare, ecco che un giorno gli scienziati dell’LHC fanno un annuncio di portata storica: “La particella di Dio esiste e noi l’abbiamo trovata”. Tutto il mondo accademico e i guru della fisica teorica esultano e brindano alla nuova vittoria della scienza, ma l’esultanza dura poco.
Le caratteristiche della particella di Dio sono tali da renderla non solo strana, ma addirittura pericolosissima. Per dirla in breve, il famigerato bosone rende l’intero universo metastabile.
Che significa metastabile? Immaginiamo un pendolo.
Se si trova a riposo, possiamo dire che è in una condizione di stabilità. Se lo mettiamo a testa in su, ammesso di riuscire a farcelo stare, l’equilibrio è precario, cioè instabile. Basta una leggera scossa e lui cade giù oscillando per un po’.
Se ora ipotizziamo di dare alla massa attaccata al pendolo, una scossa molto forte, tutto l’attrezzo si potrebbe rompere e cadere a terra, raggiungendo una condizione di equilibrio definitivo ed irreversibile.
Ebbene, il Bosone di Higgs ha delle proprietà così sconvolgenti che potrebbe innescare una reazione a catena tale da distruggere l’intero universo. Inutile pensare di potersi trasferire in un altro pianeta o di scavare rifugi antiatomici.
L’universo, stelle, galassie e chi più ne ha più ne metta, cesserebbe semplicemente di esistere da un momento all’altro.
Ma come è possibile che il Creatore abbia potuto fare uno scherzo del genere?
Oltre ad essere infinitamente potente e sapiente è per caso anche un poco burlone? In un famoso romanzo di fantascienza di Wells, ‘La guerra dei mondi’, si suppone che la terra sia invasa da alieni con delle macchine terribili per capacità di distruzione.
A nulla valgono gli sforzi dei poveri terrestri per arginarne l’offensiva.
Quando ormai l’umanità si rassegna alla distruzione, gli alieni cominciano a morire come mosche. Si erano beccati il raffreddore sconosciuto sul loro pianeta.
Il romanzo finisce con le parole: “Quando tutti i mezzi escogitati dall’uomo fallirono, i marziani furono sconfitti dagli esseri più microscopici che Dio nella sua infinita sapienza aveva messo su questa terra”.
Ebbene, forse il Bosone di Higgs è stato messo dal Creatore per darci un messaggio chiaro: egregi signori uomini, io ho creato questo immenso universo per voi e con voi fino ad ora sono stato tollerante.
Ma non esagerate, altrimenti io, con la stessa facilità con cui l’ho creato dal nulla, nel nulla posso farlo tornare. Uomo avvisato…
::/fulltext::
::autore_::di Riccardo Liberati::/autore_:: ::cck::478::/cck::