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“Mangiare è una necessità, ma mangiare con intelligenza è un arte“, scriveva quasi trecento anni fa François de La Roche Foucauld, e mai frase fu più attuale, specialmente in questo periodo di Expo dove tutto riporta al cibo e all’alimentazione.
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“Mangiare è una necessità, ma mangiare con intelligenza è un arte“, scriveva quasi trecento anni fa François de La Roche Foucauld, e mai frase fu più attuale, specialmente in questo periodo di Expo dove tutto riporta al cibo e all’alimentazione.
Noi italiani siamo famosi nel mondo per la qualità dei nostri prodotti alimentari, una risorsa che non ha pari in altre nazioni, pur ricche di tradizioni culinarie.Una ricchezza che deve però essere protetta e valorizzata per non disperdere questa eredità culturale grazie anche alle molte iniziative come quelle organizzate dall’associazione “La tavola Italiana” che ha come obiettivo quello di promuovere nei suoi sostenitori un nuovo modo di intendere la tavola italiana, sviluppando la consapevolezza degli aspetti culturali, artistici, ambientali, artigianali, agroalimentari e salutistici degli alimenti e dei complementi della tavola italiana.
Il progetto di “Tavola Italiana” si basa su cinque pilastri fondanti: agricoltura, alimentazione, ambiente, artigianato e arte, per la prima volta fusi in un unico percorso per raccontarci qual è l’origine del nostro cibo e che cosa gli garantisce la sua unicità ed eccellenza mondiale.
Quest’anno, domenica 24 maggio dalle ore 17.00, l’associazione, memore del successo riscosso nella presentazione ufficiale alla stampa e ai rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private lombarde, ripropone in Toscana il convegno “La Tavola Italiana. Le sensazioni del gusto”, presso la suggestiva Abbazia di Spineto nei pressi di Sarteano, in provincia di Siena.In questo luogo incantato tra natura e arte, il pubblico potrà degustare golose specialità enogastronomiche, frutto del percorso di ricerca della vera tavola Italiana, attraverso una presentazione di prodotti allestita nel cortile e nelle cantine dell’Abbazia e illustrata direttamente dagli stessi produttori.
Il tutto sarà arricchito dalla presenza di oggetti di arredo e di complementi, frutto delle tradizioni artigianali toscane e dell’Italia centrale.
“Il convegno rappresenta l’occasione per presentare i progetti artistici, culturali, imprenditoriali e multimediali che l’associazione intende avviare in occasione di Expo”. Racconta l’Ing. Stefano Goracci, fondatore dell’associazione e aggiunge “L’idea è quella di invitare gli ospiti, che giungono in Italia da varie parti del pianeta, a partecipare a questo viaggio attraverso i sapori, i colori, le tradizioni culturali e artistiche di cui è ricca l’Italia”.
Svariati gli interventi del convegno sugli obiettivi e gli strumenti del progetto al fine di tracciare un ritratto dell’Italia, tra cibo intellettuale, agricoltura, architettura del gusto e tradizione dell’ospitalità. In occasione del convegno sarà presentato in anteprima per la Toscana il documentario di Claudio Viola il documentario Ricchezza, la Tavola Italiana.Con questa iniziativa, l’associazione intende aggiungere un importante contributo, valorizzando la filiera, tradizionale e artigianale, che dal seme fino alla tavola genera la qualità dei nostri prodotti.
Fin dal Rinascimento i piatti nelle corti italiane erano vere e proprie opere d’arte, per forme, ingredienti e sapori, effimere e capaci di durare per il solo pasto ma in grado di donare alla conviviale che li ospitava un’emozione unica sempre diversa e in grado di ispirare i mecenati e gli artisti sempre presenti in esse.
Oggi tutto questo rivive grazie ad iniziative prestigiose come questa che nonostante la crisi si sforzano di far conoscere al consumatore italiano e straniero l’importanza del mangiare sano e bene riscoprendo una cultura e una tradizione antica di secoli.
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::autore_::di Tullio Serafini::/autore_:: ::cck::595::/cck::