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A pochi passi dal Duomo di Torino, dove una folla di pellegrini è accorsa per l’ostensione della Sacra Sindone, va in scena il patto con il diavolo.
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A pochi passi dal Duomo di Torino, dove una folla di pellegrini è accorsa per l’ostensione della Sacra Sindone, va in scena il patto con il diavolo. Un suono lugubre si alza dal golfo mistico. Sono le prime note del Faust di Charles Gounod intonate dall’orchestra del Teatro Regio diretta da Gianandrea Noseda.
E’ in scena una nuova e splendida produzione del Faust, con regia, scene, costumi, coreografia e luci firmate da Stefano Poda.
Irrompe sul grande palcoscenico il coro, gli uomini vestiti in brillanti completi di velluto rosso scarmiglio, le donne in tailleur dello stesso colore, tacchi a spillo e grandi cappelli di paglia neri. Un gigantesco anello nero occupa il centro del palcoscenico, circondato da clessidre a simboleggiare l’inesorabile scorrere del tempo. L’anello rimarrà in scena durante tutta l’opera, alzandosi lentamente su un lato, girando su se stesso e riscendendo, in armonia con l’evolversi della musica di Gounod e il dramma faustiano tratto dal poema di Goethe.Tra il cast spicca il Mefistofele del basso Ildar Abdrazakov, imponente sia scenicamente, sia vocalmente.
La prima è andata in scena mercoledì scorso tre giugno ed è stato un grande successo, con interminabili applausi del pubblico al termine della rappresentazione. Merito della ottima compagine musicale diretta da Gianandrea Noseda, ma soprattutto del genio estroso di Stefano Poda, che in questa opera si trova nel suo elemento. Originario di Trento, Poda inizia il suo percorso artistico in Sud America, per poi passare in Spagna e solo più recentemente può trovare il meritato riconoscimento anche in Italia. Memorabile è stata la Thaïs di Massenet andata in scena con la sua regia proprio a Torino alla fine del 2008. Anche in quella occasione Poda firmava regia, scene, costumi, e coreografia. Sostiene di non capire, infatti, come si possa fare la regia di un opera ed affidare ad altri le scene e i costumi.
Di grande impatto e molto suggestivo è il balletto dei demoni, nudi e dal corpo dipinto di nero, ad evocare esseri primordiali ed animaleschi. Nel Faust, in scena al Regio di Torino, Stefano Poda è riuscito ad armonizzare perfettamente con la musica di Gounod i movimenti della scenografia rotante, del coro e degli interpreti.
Il Faust di Gounod è ancora in scena a Torino fina al 14 giugno.
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::autore_::di Massimo Predieri::/autore_:: ::cck::628::/cck::