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Nel 1995 producevo per la TV di Stato un importante programma televisivo in cui veniva utilizzato un “drone-telecamera” che volava sopra le teste del pubblico, inquadrando dall’alto palco e platea.
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Nel 1995 producevo per la TV di Stato un importante programma televisivo in cui veniva utilizzato un “drone-telecamera” che volava sopra le teste del pubblico, inquadrando dall’alto palco e platea. Poche puntate e, giustamente, i Vigili del Fuoco ci imposero di sospendere queste riprese perché “troppo pericolose” per la gente in sala. Sono trascorsi dieci anni e, sicuramente, sono stati raggiunti impensabili traguardi di sicurezza, ma il mio dubbio rimane: se ad uno di questi giganti della robotica saltasse qualche rotella (letteralmente) cosa potrebbe succedere? potrebbe precipitare su una strada affollata di una qualunque città del mondo? e con quali conseguenze?
Assillati come siamo dalle preoccupazioni della sconcertante situazione economica mondiale, pochi di noi si sono posti il problema di quanti “DRONI” volteggiano sopra le nostre teste, intenti a carpire segreti nazionali ed internazionali in ogni settore (si pensi che un drone può spiare dalla finestra di un edificio fino a pochi metri di distanza). E’ consigliabile, quindi, non girare mai per le stanze, con le finestre aperte e déshabillé… potremmo ritrovarci su YouTube in poco edificanti atteggiamenti!! A parte queste personali considerazioni, la notizia più sconvolgente è che i “robot volanti” sono ormai accessibili a tutti. Solo qualche giorno fa i giornali e le TV di tutto il mondo riportavano il fatto che una pizzeria americana consegna pizze a domicilio con un piccolo drone. E’ comprensibile che esistano droni usati dall’ONU per le missioni di pace in Africa (come il “Falco” Selex ES di Finmeccanica, velivolo tattico con sensori e logiche di controllo a livelli di leadership mondiali) o il “Predator” dell’Aeronautica Militare, (ricognitore teleguidato di lunga durata per osservazioni molto dettagliate degli obiettivi, dotato anche di un sensore per gli infrarossi) o droni usati dalla Croce Rossa per soccorsi rapidi in territori anche impervi. Ma se parliamo di mini e micro droni come Spy Ball, Drako e Asio, anche il vicino di casa, spinto da insani desideri, può venire a curiosare tra le mie mura domestiche…
Inizialmente nati per la difesa e la sicurezza dei Paesi, ormai sono ampiamente utilizzati per applicazioni civili: dalle missioni di sorveglianza, al controllo delle infrastrutture, alle comunicazioni, agli interventi di soccorso in caso di calamità o incendi, a funzioni antipirateria o immigrazione illegale; persino in agricoltura sono stati impiegati droni per distruggere la piralide, farfallina che deposita le uova sulle foglie di mais, di cui si nutrono, fino a far seccare la pianta.
L’aspetto negativo di questi giganti della tecnica é che sono accessibili a chiunque, anche a coloro che non ne fanno certo buon uso, mettendo a repentaglio la sicurezza degli altri. Ormai su Internet è possibile trovare inserti del genere: vendesi quadricoptero telecomandato con fotocamera 4 assi; costruzione droni personalizzati a costi contenuti, spedizione gratuita; minidrone senza fili con telecamera, vendesi…
E noi poveri mortali?? Quando sarà inventato un ombrello doppie stecche a contenimento droni??
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::autore_::di Luisanna Tuti::/autore_:: ::cck::647::/cck::