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Una su quattro è in Lombardia, due su tre valgono meno di 100.000 euro
Roma, 10 luglio 2015 –Il numero degli immobili residenziali all’asta in Italia è aumentato dell’11,6% in un anno: le procedure in corso sono infatti 30.746, a fronte delle 27.553 rilevate nel giugno 2014.
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Una su quattro è in Lombardia, due su tre valgono meno di 100.000 euro
Roma, 10 luglio 2015 –Il numero degli immobili residenziali all’asta in Italia è aumentato dell’11,6% in un anno: le procedure in corso sono infatti 30.746, a fronte delle 27.553 rilevate nel giugno 2014. È quanto emerge dal rapporto annuale sulle aste immobiliari del Centro studi Sogeea, presentato oggi presso il centro congressi della società in via Sabotino a Roma. Poco più della metà delle case in vendita (15.660) si concentra nel nord del Paese, mentre un quarto di esse, pari a 7.539 unità, è localizzato in Lombardia, regione che precede nettamente Lazio (2.921), Veneto (2.894), Sicilia (2.863), Piemonte (2.465) e Campania (2.327). A livello di province, invece, spiccano i 2.307 immobili residenziali di Bergamo, con Roma a quota 1.596 seguita da Brescia (1.253) e Milano (1.085).
«A determinare un incremento così consistente degli immobili residenziali all’asta sono stati soprattutto i centri medio-piccoli –spiega nella sua relazione l’ing. Sandro Simoncini, presidente di Sogeea –. Ciò è confermato anche dal fatto che i due terzi delle case in vendita, oltre ventimila, hanno un valore inferiore a centomila euro, segno che si tratta per lo più di edifici non di pregio e situati al di fuori delle grandi aree urbane. Questo è anche un ulteriore segnale di quanto la crisi abbia colpito maggiormente persone che non appartengono a fasce di reddito elevate. Di contro, la presenza sul mercato di così tanti immobili offre interessanti opportunità d’investimento. Le procedure di vendita all’asta sono trasparenti e tutto sommato semplici: chi ha disponibilità di denaro può realizzare dei veri e propri affari».Il rapporto del Centro studi Sogeea ha individuato complessivamente 48.263 immobili all’asta in Italia, comprendendo anche quelli non residenziali: l’incremento rispetto al giugno 2014 è pari all’11,9%.
«Crescita esponenziale per il comparto turistico-ricettivo – sottolinea Simoncini – le procedure in corso sono 158, con un aumento del 35% in confronto a dodici mesi fa. In più della metà dei casi, il valore delle strutture è inferiore al milione di euro, ma ben 25 di esse superano il muro dei 3 milioni. La metà circa del totale è localizzata al sud o nelle isole maggiori».
Il più alto numero di vendite in corso si concentra nella provincia di Roma (11), seguita da quelle di Cuneo (10), Frosinone, Grosseto e Palermo (8 ciascuna); subito dietro ci sono Napoli e Salerno con 7. A livello di regioni, invece, in testa c’è la Sicilia (25) davanti a Lazio (23) e Piemonte (22). In totale, sono 50 le province e 14 le regioni con almeno una struttura turistico-ricettiva all’asta.
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