Cultura

Oscar 2016: la vittoria made in Italy di Ennio Morricone

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Foto Oscars through the ages, Los Angeles, United States. Replicas of Oscar statues are lit in the night outside the Dorothy Chandler Pavilion attraverso Flickr
La magica notte degli Oscar ha reso onore alle performance di due grandi personaggi del mondo della musica e del cinema: Ennio Morricone dedica il premio alla moglie Maria; Leonardo DiCaprio condivide la vittoria sancendo con un abbraccio il ventennale sodalizio di amicizia con la collega Kate Winslet.

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Nella cornice del Dolby Theatre di Hollywood, lo scorso 28 febbraio, sono stati assegnati gli annuali premi di riconoscimento Academy Awards. Ne è passata di strada dalla prima cerimonia degli Oscar, tenutasi  il 16 maggio del 1929 alla presenza di circa 250 ospiti i quali avevano pagato il biglietto d’ingresso appena 10 dollari, cifra non elevatissima, ma all’alba della Grande Depressione, non irrisoria. Oggi, a quasi 90 anni dalla prima cerimonia, il red carpet più atteso dell’anno incolla ancora alla tv appassionati di cinema e cultori di moda: tra lustrini e tessuti pregiati hanno percorso il tappeto le celebrities candidate ai premi.

A trionfare sul palco del Dolby Theatre una vittoria tutta italiana che ha sancito le musiche di The hateful eight di Quentino Tarantino, come miglior colonna sonora, omaggiando il Maestro Ennio Morricone, grande compositore italiano. Da non dimenticare inoltre un altro grande riconoscimento tutto italiano, raggiunto questa volta in Germania, da Gianfranco Rosi regista vincitore dell’Orso d’Oro al Festival del cinema di Berlino con il docu-film Fuocoammare. The Revenant ha finalmente consacrato all’Oscar Leonardo DiCaprio come miglior attore protagonista,in lizza al premio dopo sei nomination (cinque come interprete e una come produttore). L’attore ha dedicato parte del suo discorso al riscaldamento globale, tema a lui caro. Premiato per la miglior regia Alejandro González Iñárritu, per lo stesso film, che vince anche con la miglior fotografia. Tra gli altri vincitori dell’88a edizione degli Oscar si annovera il caso Spotlight, già trionfatore del Critics Choice Award e del SAG Award per il miglior cast, che ha ottenuto la statuetta d’oro nella categoria miglior film. «Questo premio dà voce ai sopravvissuti. Una voce che arriverà al Vaticano. Papa Francesco, è arrivato il momento di proteggere i bambini», il monito di Michael Sugar, produttore del film. Vittoria anche per Josh Singer e Tom McCarthy per la miglior sceneggiatura nell’analoga pellicola. Oscar come miglior attrice protagonista a Brie Larson dell’intenso film Room. Per la giuria degli Academy, miglior attore non protagonista e miglior attrice non protagonista sono stati rispettivamente Mark Rylance per Il ponte delle spie e Alicia Vikander per The Danish Girl. Charles Randolph e Adam McKay hanno ritirato il premio per la miglior sceneggiatura non originale del film La Grande Scommessa. L’unica categoria che sembrava da tempo avere un vincitore annunciato è stata quella del film d’animazione con il cartone Inside Out mentre il dramma sull’Olocausto ne Il figlio di Saul, si è confermato miglior film straniero.
Non sono mancati nel corso della cerimonia riferimenti a temi più delicati. Hashtag della serata #oscarssowhite: nell’anno della polemica legata alla mancanza di attori appartenenti a minoranze razziali fra i 20 nominati, il presentatore degli Oscar, il comico afroamericano Chris Rock, ha affrontato il tema nel suo discorso d’apertura. Significativa anche la performance di Lady Gaga che ha cantato una delle canzoni in gara Till It Happens To You, per il documentario The hunting ground (sulle vittime degli stupri nei campus universitari). Tra battute e premi, non è mancato il ricordo dei grandi del cinema che ci hanno lasciato fra il 2015 e l’inizio del 2016 tra i quali David Bowie ed Ettore Scola.

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::autore_::di Giulia Iani::/autore_:: ::cck::1109::/cck::

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