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Boom di ascolti per Rischiatutto

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Fabio Fazio, Fiorello e Matilde Gioli. Fermo-immagine diretta RaiUno
Grande successo di spettatori su RaiUno per la sfida tra campioni della memoria. Rischiatutto riporta la televisione generalista ai suoi tempi migliori.

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Fabio Fazio e Fiorello sono accomunati dalla loro capacità di imitare Mike Bongiorno; quindi predestinati a riproporre il famosissimo telequiz degli anni ‘70. La riedizione del programma ottiene inaspettatamente uno straordinario successo. Con elementi delle preistoria della televisione, una scenografia semplice, quasi elementare, ricostruita da quella originale, luci e regia molto conservatori e una conduzione equilibrata e professionale, il programma ha trovato il gradimento di un pubblico forse stanco degli eccessi di un intrattenimento televisivo sempre urlato, eccessivo, frenetico, spesso inutilmente volgare. Niente risse, nessun contenuto pruriginoso, niente inutili vip autoreferenziali, ma la tensione intorno alla sfida mentale tra i tre concorrenti, combattuta a suon di domande a volte difficilissime, ben lontane dalla banalità della maggior parte dei quiz contemporanei. Sfida intervallata dagli interventi di uno scoppiettante Fiorello in piena forma, che torna in tv con le sue irresistibili gag a 5 anni di distanza dall’ultima apparizione.
Il successo della nuova edizione di Rischiatutto, più che da una vena nostalgica, è caratterizzato dalla solidità del format, dalla serietà dei concorrenti, dalla difficoltà delle domande.
Il programma si è svolto in uno studio ricostruito identico all’originale confrontando il materiale filmato in bianco e nero con le fotografie a colori. Già la prima delle due puntate speciali ha ottenuto un boom di ascolti, con il 31% di share e 7 milioni e mezzo di spettatori. Vinta la sfida con la concorrenza anche nella seconda puntata, andata in onda di venerdì, che ha raggiunto uno share del 29% con 7,2 milioni di spettatori.
Vincitore delle puntata di venerdì è Stefano Orofino, professore di Cleto in Calabria. Nato nel 1974 all’epoca del Rischiatutto originale, sembra anche come aspetto essersi fermato a quell’epoca. Con la sua scelta sulla storia della Juventus sbalordisce tutti per la prontezza e la sicurezza delle risposte e vince 132 mila euro in gettoni d’oro. Che, come abbiamo appreso da una indagine di Report, in verità valgono molto meno.
Il successo della riesumazione di un programma televisivo di oltre quaranta anni fa ha preso in contropiede molti critici televisivi che con sufficienza ci vogliono insegnare che tutto è cambiato, che oggi c’è internet e i social media, che i ritmi sono diversi, eccetera. Magari la vecchia televisione di una volta quando era ben fatta, potrebbe avere un senso anche oggi, e un suo pubblico.
Se fosse ancora con noi, forse Umberto Eco si sarebbe divertito a vedere il nuovo Rischiatutto. Aveva reso celebre anche tra gli intellettuali i telequiz immortalando il presentatore televisivo italoamericano con il saggio “Fenomenologia di Mike Bongiorno”.

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::autore_::di Massimo Predieri::/autore_:: ::cck::1234::/cck::

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