::cck::1236::/cck::
::introtext::
Scultore, pittore, architetto, poeta, protagonista del Rinascimento italiano, Michelangelo Buonarroti è stato riconosciuto fin dal suo tempo, uno dei maggiori artisti di sempre.
::/introtext::
::fulltext::
Scultore, pittore, architetto, poeta, protagonista del Rinascimento italiano, Michelangelo Buonarroti è stato riconosciuto fin dal suo tempo, uno dei maggiori artisti di sempre.
Nacque a Caprese (oggi Caprese Michelangelo), un piccolo centro in provincia di Arezzo, da Ludovico Buonarroti Simoni e Francesca di Neri, il 6 marzo 1475. Il padre, magistrato podestarile, era stato destinato ad esercitare la sua professione a Chiusi e Caprese e trascorreva quindi sei mesi a Chiusi e sei a Caprese. Fu così che il piccolo ebbe i natali in quest’ultimo comune, (ciò risulta chiaramente dall’atto di nascita scoperto da Alessandro Gherardi tra le carte dell’archivio Buonarroti). Dopo pochi mesi, la famiglia si trasferì a Settignano, nei colli fiorentini ed il bambino fu dato a balia alla moglie di uno scalpellino. Si racconta che spesso l’artista soleva dire che “il proprio mestiere l’aveva succhiato col latte”.
Situato sulla dorsale appenninica che domina l’Alta Val Tiberina, Caprese Michelangelo ha un’altitudine di 650 metri. Il suo territorio è attraversato da molti corsi d’acqua che lo rendono particolarmente fertile e produttivo. Tabacco, grano, granturco, viti, girasoli con funghi, tartufi, more fragole e lamponi sono i frutti che contribuiscono al benessere economico di questa terra, mentre tutt’attorno si sviluppano boschi di faggi, querce e castagni che rendono l’aria particolarmente salubre.
Intorno al 1500 il territorio doveva avere senza dubbio un aspetto accentuatamente rupestre con il castello che dominava il paese e che aveva una sola via d’accesso a spirale intorno alle mura, di cui oggi rimangono solo alcune tracce. Al centro di queste era ubicata la casa del podestà. I resti, rinvenuti nei pressi del Castello, testimoniano che la zona era già abitata all’epoca degli Etruschi e dei Romani. Dopo la dominazione longobarda e vari feudatari che governarono il paese, nel 1226 il Comune si mise sotto la protezione di Arezzo che lo dovette difendere dai Conti Guidi di Romena che ambivano ad impossessarsene. Si succedettero poi i Medici, gli Asburgo Lorena e, finalmente, nel 1860 Caprese entrò a far parte del Regno di Sicilia e poi d’Italia. Il 9 febbraio 1913 fu concesso alla cittadina di aggiungere all’antico nome quello di Michelangelo, a testimonianza dei natali dati all’illustre Artista.
Il Palazzo Culsini (sede del Municipio), le Sale della Rocca che conservano i calchi in gesso donati dalle Gallerie fiorentine, il Museo della Scultura all’aperto, la Casa Natale del Sommo Artista, l’Abbazia Camaldolese di Tifi, la Pieve di San Cassiano sono oggi meta di molti turisti attratti dalla incontaminata bellezza dei luoghi e dalla riconosciuta ospitalità dei Capresani.
::/fulltext::
::autore_::di Luisanna Tuti::/autore_:: ::cck::1236::/cck::