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Forse non tutti sanno che nelle Marche…

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Le Marche, una regione al plurale, 9.365,86 km² (69% collinari, 31% montuosi), 236 comuni, quasi 1.550.000 abitanti.

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Copertina: Forse non tutti sanno che nelle Marche… di Chiara Giacobelli. Newton Compton Editori

Autore:
Chiara Giacobelli
Titolo:
Forse non tutti sanno
che nelle Marche…
Editore:
Newton Compton Editori
Uscita: 2015
Pagine: 318
Genere: Guida
Prezzo: 12,00 €

Le Marche, una regione al plurale, 9.365,86 km² (69% collinari, 31% montuosi), 236 comuni, quasi 1.550.000 abitanti. Sia chi vi risiede, sia chi vi è capitato forse ha sfogliato qualche ordinata guida o mappa, ha memorie orali di tante storie e visive di tante geografie. In questo volume può trovare anche altro, ripercorrere biografie e descrizioni note sotto un diverso punto di vista, aggiungere riferimenti a personaggi, eventi, luoghi meno conosciuti. E chi poco ne sa potrà finalmente scoprire un territorio molto interessante fra i tanti dell’Europa mediterranea. Nel primo millennio a.C. vi si trovavano i piceni, probabilmente in seguito a una precedente migrazione rituale compiuta dalle popolazioni sabine (da cui il picchio verde). La “frattura” fra genti a nord e sud dell’Esino risale all’invasione dei galli senoni nel quarto secolo a.C. che condizionò i rapporti sia con la civiltà romana che con il cristianesimo romano (più intensi per i piceni restati nelle attuali province di Macerata, Fermo, Ascoli) e alcune dinamiche commerciali connesse agli sbocchi sul mare Adriatico verso il golfo di Venezia o l’Egeo, con la punta del Conero anconetano rivolta più verso est che verso l’interno. Oggi la regione si presenta più unita: chi percorre gli ecosistemi e i suoli delle Marche ha la sensazione fisica (motoria) di pettinarsi. La rete viaria (e in parte ferroviaria) è un pettine, il tronco segue la costa per circa 180 chilometri, i denti sono le vallate parallele, simili a prescindere dalla lunghezza dei torrenti (il Musone 65 chilometri, il Tronto 115, gli altri più o meno). Non ci sono pianure, l’andare è sempre ondulato, si pettina il paesaggio.
La scrittrice e giornalista Chiara Giacobelli (Ancona, 1983) ha pubblicato nel 2011 il fortunato volume “101 cose da fare nelle Marche almeno una volta nella vita”, poi divenuto una pagina Facebook molto seguita. In questo nuovo testo dedica 50 argomentati capitoli a famiglie del passato (Della Robbia, Varano, Brancaleoni), personaggi antichi e moderni (Federico da Montefeltro, Renata Tebaldi, padre Matteo Ricci, Giovanni da Ripa, Silvio Spaccesi, Giuseppe Tucci, Carlo Urbani, Valerio Moriconi), musei insoliti (colori naturali, bronzi dorati, cinema a pennello), tradizioni e presidi enogastronomici (certo il vino doc e docg, ma anche stoccafisso, gelato, casciotta, mela rosa, amaro sibilla, favetta), come spunti per raccontare angoli inediti delle città medio-grandi e delizie artistico-culturali di piccolissimi comuni fuori dai grandi itinerari. Riserva ampia attenzione ai parchi naturali, quello nazionale dei Sibillini, quello regionale del Conero, agli altri e alle piccole significative riserve come la Sentina. Tutte le province sono rappresentate senza equilibrismi burocratici, il tentativo (riuscito) è fotografare con gli stessi metodo e stile una realtà fondamentalmente unitaria (anche se si esagera un po’ con le specificità caratteriali di “tutti” i marchigiani). Sono testi giornalistici, vengono citati esperti o autori o collezionisti vivi e vegeti, che potrete incontrare anche voi per le vie dei borghi, per castelli e chiese. Non vuole essere un testo esaustivo, non ci sono apparati e indici, piuttosto un bel volume cartonato e illustrato da consultare nelle debite occasioni.

v.c.

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