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Populismo, un termine per pochi e per nessuno

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Foto di Niccolò Caranti. [Beppe Grillo, leader del Movimento 5stelle, a Trento. (https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/db/Beppe_Grillo_-_Trento_2012_04.JPG)]. Attraverso Wikipedia
Il populismo è un termine sempre più frequente sulla stampa. Sono stati soprannominati populisti partiti come Forza Italia o il Movimento 5stelle. Nell’articolo se ne spiega l’etimologia e si opera un breve excursus storico.

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Populismo è un termine che ricorre spesso sui giornali, sebbene in pochi ne conoscano il vero significato. Deriva dall’inglese populism e viene usato per designare alcuni movimenti politici sviluppatisi nel corso del XX° secolo. Caratterizzato dall’esaltazione del popolo, visto quale depositario della sovranità, nonché portatore di valori positivi, il populismo si scaglia contro la corruzione delle élite.
Fu il cosiddetto populismo russo, sviluppatosi tra il 1850 e il 1880 a seguito della delusione provocata dalle modalità con cui era stata abolita la schiavitù della gleba, a diffondere idee di tipo rivoluzionario spesso ad esso associate.
Gli elementi comuni dei populismi ottocenteschi erano l’appello costante alle masse e un potere concentrato nelle mani di un leader carismatico. Non è un caso se si sia parlato di populismo in riferimento a regimi sviluppatisi durante la seconda metà del Novecento, come quelli di Perón in Argentina, el-Nasser in Egitto e Nerhu in India.
Il politologo Marco Tarchi, nel tentativo di ricostruire le vicende del populismo in Italia all’interno del suo saggio “L’Italia populista”, ha sottolineato come momenti di fiducia minima nella politica (e nei suoi rappresentanti) – che avrebbero rappresentato delle forme di populismo – si sarebbero registrati con la seconda guerra mondiale e con la denuncia della corruzione del sistema politico emersa dalle inchieste di Mani Pulite. C’è chi invece, come Guy Hermet, ha visto in Forza Italia – e nel suo rappresentante Silvio Berlusconi – un esempio di «neo-populismo mediatico», ovvero una forma di demagogia che si serve dei mass media per veicolare i propri messaggi.
Rimanendo in ambito italiano, anche il movimento 5stelle è stato spesso accusato di essere un movimento populista, in termini quasi spregiativi, vista la sua tendenza al rifiuto dell’ideologia e delle categorie di “destra” e di “sinistra”, oltre a molti altri elementi – tra i quali il carisma dei suoi rappresentanti. Difficile da dirsi; fatto sta che se così fosse, a noi non dispiacerebbe affatto: considerando l’ultimo ventennio politico in Italia, ci sarebbe davvero bisogno di un recupero della fiducia da parte degli italiani sia nella politica in sé, sia nei suoi rappresentanti.

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::autore_::di Francesco Curci::/autore_:: ::cck::1372::/cck::

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