Cultura

Il trionfo del “Gladiatore”

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David Gilmour al Circo Massimo
David Gilmour, storico chitarrista dei Pink Floyd, si è esibito a Roma in un doppio appuntamento al Circo Massimo in occasione del “Rock in Roma 2016”, sfidando la partita degli europei Italia-Germania.

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Sono stati in tredicimila, su due serate consecutive, ad accorrere al Circo Massimo. Perché al Rock in Roma 2016 suonava David Gilmour, storico chitarrista di una delle band più accreditate della scena rock internazionale: i Pink Floyd.
Alla veneranda età di 70 anni, Gilmour ha letteralmente infiammato il pubblico romano, regalando una scaletta di tredici brani (potrebbero sembrar pochi, ma in realtà non lo sono, se si pensa che ogni brano della storica band inglese non dura meno di cinque minuti), che alternava cult del repertorio più classico ai brani più recenti tratti dall’ultimo progetto discografico dell’artista “Rattle that lock”.
Palco sobrio ma essenziale, con al centro un grosso schermo circolare, luci ad effetto, atmosfera psichedelica, vibrazioni lunghissime e potenti in una location irripetibile come il Circo Massimo, in una bellissima sera d’estate. Questi gli ingredienti di cui si è avvalso il “Gladiatore”, come amano definirlo i suoi fan, accolto trionfalmente da un pubblico che non aspettava altro che sentirlo cantare, ma soprattutto suonare.
Imbracciando la sua Stratocaster nera, Gilmour è subito partito in quarta con brani tratti dal suo succitato ultimo album, per poi avanzare in quinta con esecuzioni di hit come “Wish you were here” e “What do you want for me”.
Il concerto è proseguito sulle note di “High Hopes” e “Us and Them” per arrivare a uno dei pezzi più attesi e emozionanti, “Shine on your Crazy Diamond”, anche se non sono mancati apprezzamenti per brani come “The blue” o “Money”. Il delirio vero e proprio si è però registrato sulle prime note di Run like Hell, seguito da Time e Comfortably Numb, che hanno chiuso il concerto davanti a un pubblico in estasi. L’artista ha voluto che i posti fossero solo a sedere, probabilmente l’unico modo per stimolare una percezione intima e quasi meditativa del pubblico, incantato dagli assoli vertiginosi e dalla profonda ed unica voce dello storico cantante dei Pink Floyd.
Gilmour si è rivelato ancora una volta un idolo al passo con i tempi, capace di incantare le vecchie e le nuove generazioni. Dopo la doppia data romana, il cantautore si concederà altri due appuntamenti tutti italiani: il primo il 7 e l’8 luglio all’Anfiteatro di Pompei, l’altro il 10 e l’11 luglio nella straordinaria cornice dell’Arena di Verona, entrambi già sold out.

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::autore_::di Giuseppe Bellavia e Francesco Curci::/autore_:: ::cck::1405::/cck::

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