Esteri

La comune Sicurezza Europea dopo la Guerra Fredda

• Bookmarks: 3


::cck::1521::/cck::
::introtext::

Vista di Praga dal Ponte San Carlo
Un parterre di autorevoli esperti internazionali e accreditati leader politici, si incontrerà a Praga il 16 e il 17 Settembre 2016, per la partecipazione alla conferenza internazionale “La Comune sicurezza europea dopo la Guerra Fredda”

leggi in [eng]

::/introtext::
::fulltext::

leggi in [eng]

Quali sono le soluzioni alle nuove sfide?
Un parterre di autorevoli esperti internazionali e accreditati leader politici, si incontrerà a Praga il 16 e il 17 Settembre 2016, per la partecipazione alla conferenza internazionale “La Comune sicurezza europea dopo la Guerra Fredda”: ambizioso evento che si propone l’arduo compito di rispondere alle più complesse tematiche internazionali che stanno minacciando, inarrestabilmente, l’attuale assetto geopolitico del vecchio continente, influendo negativamente sull’intero assetto internazionale mondiale:
La sicurezza comune in Europa – con o senza la Russia;
Sovranità o integrazione: la sicurezza europea e i suoi pilastri politici, economici e culturali;
L’Europa affronta migrazioni, terrorismo, xenofobia e nazionalismo – quali risposte?

La conferenza si terrà a Praga, promossa dal premio Nobel per la Pace, Michail Gorbachev, su invito del Presidente della Repubblica Ceca, Miloš Zeman, con la stretta collaborazione della “Fondazione Italiani, presieduta dall’avvocato Angelo R. Schiano, e dalla fondazione praghese “The Iron Curtain Foundation” di Jan Karvan.
La chiave di lettura dell’evento sarà un approccio diacronico. La caduta dei comunismi, e l’estensione a est della Nato, l’espansione europea a est e la trasformazione del modello europeo verso un approdo liberal-capitalistico, l’allontanamento della Russia rispetto all’orbita europea. Le tensioni interne all’Unione create da diversi approcci alla crisi e dall’abbandono di una solidarietà comune.   Saranno  questi i temi affrontati dalla Conferenza.

Le date di Michail Gorbachev
2 Marzo 1931
: Nasce a Privol’noe, regione di Stavropol´;
1952: Iscritto al Partito Comunista dell’Unione Sovietica (PCUS);
1955
: Si laurea alla facoltà di legge dell’Università Statale di Mosca;
1971: Eletto nel comitato centrale del PCUS;
1985
: Segretario Generale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica;
11 Marzo 1985: Inizio delle riforme “perestrojka” (ristrutturazione economica) e “glasnost” (trasparenza politica);
15 Marzo 1990: Il primo parlamento russo ad essere eletto democraticamente con elezioni libere, nomina Gorbachev presidente dell’Unione Sovietica, al posto dell’uscente Gromyco;
15 Ottobre 1990: Riceve il premio Nobel per la Pace in virtù del suo intervento contro la corsa agli armamenti, anche nucleari, per migliorare le sorti della Guerra Fredda;
Aprile 2010: Fondazione “New Policy Forum”.

Le date di Miloš Zeman
28 Settembre 1944: Nasce a Kolìn;
1968: Entra nel Partito Comunista della Cecoslovacchia, fino all’espulsione nel 1970 in disaccordo con l’occupazione dell’Unione Sovietica della Cecoslovacchia;
1969
: Si laurea alla facoltà di economia all’Università di Praga;
Giugno 1990: Eletto membro del Parlamento cecoslovacco con il movimento politico “Civic Forum”
1992: Rieletto parlamentare come membro del Partito Socialdemocratico Ceco (CSSD), dopo lo sciogliemento del Civic Forum;
Febbraio 1993: Eletto presidente del CSSD;
Giugno 1996 – Luglio 1998: Presidente della Camera dei deputati della Repubblica Ceca;
Luglio 1998 – Luglio 2002: Diviene primo ministro della Repubblica Ceca, dopo il trionfo elettorale del CSSD.
21 Marzo 2007: lascia il Partito Socialdemocratico Ceco e fonda nell’Ottobre 2009 il Partito dei Diritti Civili;
26 Gennaio 2013: Eletto alla presidenza della Repubblica Ceca, primo con il suffraggio universale diretto;

Europa – Russia Post ‘89
1949: Trattato Atlantico, stipulato a Washingtonvolto alla sicurezza collettiva e alla difesa comune dei dodici Stati firmatari: USA, Canada, Belgio, Danimarca, Francia, Gran Bretagna, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Portogallo; a essi successivamente si aggiunsero Grecia, Turchia (1952), Repubblica federale tedesca (1955) e Spagna (1982). Con la firma del patto – elemento centrale della nascente Guerra fredda – si istituiva l’Organizzazione del Trattato del Nord-Atlantico (NATO), volta a sviluppare la cooperazione politica ed economica degli Stati membri e a favorire la consultazione multilaterale in materia di sicurezza.
1955 – 1991:
Trattato di Varsavia, alleanza politico – militare di mutua assistenza fra l’Unione Sovietica e le democrazie popolari dell’est europa, nata come contrapposizione al Trattato Atlantico. Il patto prevedeva un’integrazione militare, consultazioni politiche e un impegno alla difesa reciproca tra URSS, Polonia, Cecoslovacchia, Repubblica democratica tedesca, Romania, Bulgaria, Ungheria e Albania;
Gennaio 1990 – Dicembre 1991: Dissoluzione dell’Unione Sovietica;
11 Marzo 1990: Lituania, la prima Repubblica Socialista Sovietica a dichiarare la propria indipendenza;
1 Luglio 1991: Viene firmato a Praga il protocollo ufficiale di scioglimento del Patto di Varsavia;
8 Luglio 1997: Repubblica Ceca, Polonia, Ungheria aderiscono alla NATO.  Durante il vertice di Madrid, il presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, e i rappresentanti dei governi dei sedici membri hanno deciso all’unanimità di invitare ad aderire alla Nato i tre paesi ex satelliti della vecchia Unione sovietica. Hanno anche dichiarato la disponibilità dell’organizzazione a vagliare le richieste di adesioni di altri paesi dell’Est europeo.
29 Marzo 2004: Slovacchia, Romania, Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, entrano nella NATO;
Febbraio 2005:  governo filo europeo in Ucraina, guidato da Julia Tymoščenko;
Settembre 2005: rapida caduta del governo Tymoščenko, la coalizione filoeuropea ha mostrato forti limiti e una divisione interna che ha palesato la frattura tra le regioni orientali russofone e russofile e quelle occidentali, favorevoli a riforme economiche e integrazione europea;
Dicembre 2013: dopo che il mese precedente il presidente Janukovič si era rifiutato di sottoscrivere, cedendo alle pressioni di Mosca, il trattato di associazione con l’Unione Europea, violente manifestazioni di piazza duramente represse dalle forze dell’ordine hanno agitato il Paese;
22 febbraio 2014: inasprimento degli scontri, fino alla cacciata del presidente ucraino  eletto Viktor Janukovič;
Marzo 2014: a seguito di tali eventi forze filorusse hanno assunto il controllo delle basi militari ucraine in Crimea, e il Consiglio supremo della Repubblica autonoma di Crimea ha votato la secessione dall’Ucraina e la richiesta di annessione alla Federazione russa, decisione confermata con il 97% dei voti favorevoli da un referendum popolare. Nonostante il mancato riconoscimento della comunità internazionale e l’emanazione di sanzioni da parte di Stati Uniti ed Unione europea, il 18 marzo il presidente Vladmir Putin ha firmato il trattato di adesione della Crimea alla Federazione russa;
Febbraio 2015: il settore orientale del Paese è diventato teatro di sanguinosi scontri tra i separatisti e l’esercito ucraino, e solo nel febbraio 2015 a Minsk (Bielorussia), grazie alla mediazione di Germania e Francia, le parti hanno trovato un’intesa per il cessate il fuoco, che comunque viene ritenuta dalla comunità internazionale estremamente fragile.

::/fulltext::
::autore_::Redazione::/autore_:: ::cck::1521::/cck::

3 recommended
comments icon0 comments
bookmark icon

Write a comment...