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Conferiti i Premi Nobel 2016 dall’Accademia Reale Svedese. Tra i premiati, gli scienziati inglesi David J. Thouless, F. Duncan M.Haldane e J. Michael Kosterlitz, il medico Yoshinori Ohsumi e il Presidente colombiano Juan Manuel Santos a cui è stato assegnato il Premio Nobel per la Pace.
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Quanti sono i fortunati al mondo che possono dire che il lavoro della loro vita è stato riconosciuto e quanti di questi possono aggiungere di essere stati lodati dall’umanità intera? Esiste un elenco di questi favoriti dalla sorte: i cosiddetti “Premi Nobel”.
Dal 1901 almeno cinque nomi (diventati poi sei nel 1969) sono andati ogni anno ad arricchire questa lista per aver “…apportato considerevoli benefici all’umanità…” in chimica, fisica, medicina, letteratura, economia e in favore della pace. Ad oggi ne fanno parte 910 nomi, di cui venti italiani, grazie ai quali il nostro paese occupa il nono posto al mondo per numero dei premiati, dopo Stati Uniti (359), Regno Unito (125), Germania (105), Francia (68), Svezia (30), Svizzera e Giappone (25), Canada e Russia (23), Austria (21). Una classifica interessante che corrisponde al posto che aveva l’Italia nel “Vecchio Mondo”.
È per questa obiettività universale che il valore del premio Nobel risulta indiscutibile e non ha perso il suo significato nei suoi 115 anni di storia temprata da un contesto tutt’altro che sereno e indiscutibile.
È indubbia anche l’autorevolezza dei suoi premiati. Guardate alcune delle foto. Grazie a loro viviamo in un mondo migliore.
Agli italiani sono stati assegnati 6 premi in fisiologia e medicina, 6 in letteratura, 5 in fisica, 1 in chimica, 1 in economia e 1 per la pace. È interessante che metà di loro siano stati premiati per l’attività svolta fuori dall’Italia e solo un italiano adottivo, nato all’estero, ha ricevuto questa onorificenza di valore mondiale: un altro dato oggettivo, questo, a conferma di una tendenza ormai consolidata ad ovvio discapito dell’Italia.
Tra i laureati del 2016, non c’è neanche un nome italiano, anche se si sperava in Adalberto Giazotto, che sarebbe potuto entrare nella prestigiosa lista internazionale per il suo rilevante contributo alla scoperta delle onde gravitazionali, ritenuta la rivelazione del secolo. Tuttavia il comitato dell’Accademia Reale Svedese per le Scienze ha prediletto tutt’altra scala: il premio per la fisica è stato assegnato per “… le scoperte teoretiche delle transizioni topologiche di fase e delle fasi topologiche della materia … nell’ignoto mondo nel quale la materia esiste negli stati bizzarri”.
Le ricerche scientifiche – durate più di quarant’anni – poste alla base di tale scoperta sono state condotte dagli assegnatari del premio David J. Thouless, F. Duncan M.Haldane e J. Michael Kosterlitz, tre scienziati inglesi.
Negli ultimi decenni questo campo – che si riferisce a fenomeni negli stati molto sottili della materia che potrebbe essere definita di conseguenza come bidimensionale o, addirittura, monodimensionale – è stato tra i più importanti perché si spera che i materiali topologici possano essere usati nei futuri computer quantistici.
Superconduttività e superfluidità sono infatti fenomeni fuori dall’ordinario che si verificano in alcuni materiali in opportune condizioni e, in particolare, quando la temperatura del materiale è prossima allo zero assoluto (-273 gradi Celsius). Raffreddando gradualmente il materiale, l’agitazione termica delle sue molecole si fa sempre più limitata via via che si si avvicina allo zero assoluto, lasciando il posto alle interazioni quantistiche, che dominano anche i fenomeni macroscopici.
In chimica sono stati premiati Jean-Pierre Sauvage (Francia), Sir J. Fraser Stoddart (USA), Bernard L. Feringa (Paesi Bassi) per “il disegno e sintesi della macchina molecolare”. L’invenzione si basa sulle molecole con il movimento controllato che possono eseguire compiti grazie all’energia trasmessa.
In medicina è stato premiato Yoshinori Ohsumi per le sue scoperte sui meccanismi dell’autofagia, un processo fondamentale in base alla “pulizia cellulare”. L’autofagia nel caso di necessità procura velocemente fonti di energia, il carburante, per il rinnovo dei componenti cellulari; pertanto è essenziale per la risposta adeguata a qualsiasi situazione critica come, per esempio, fame o stress. L’autofagia elimina batteri e virus intracellulari nel caso di infezione; contribuisce allo sviluppo dell’embrione e alla differenziazione delle cellule; elimina proteine o organelli danneggiati che fa parte del meccanismo di controllo di qualità delle cellule, critico nella risposta ai danni legati all’età.
Il premio per la pace, più discusso degli altri premi ed assegnato non dall’Accademia Reale Svedese delle Scienze, ma dal Comitato Nobel diNorvegiaè stato conferito al Presidente della Colombia Juan Manuel Santos “… per i suoi sforzi risolutivi nel portare alla fine la guerra civile durata per oltre 50 anni … La guerra che ha costato la vita ad oltre 220 mila colombiani e ha costretto a spostarsi 6 milioni di persone …”, che è stato scelto tra le 376 candidature (anche organizzazioni).
Il comitato norvegese è convinto che gli sforzi del Presidente Santos “… per promuovere la pace in tal modo soddisfano i criteri e lo spirito della volontà di Alfred Nobel”. Il riconoscimento è stato dedicato dal Comitato inoltre a tutto il popolo colombiano e, in particolare, a tutti quelli che hanno contribuito al processo di pace e ai rappresentanti delle innumerevoli vittime della guerra civile.
In economia il premio Nobel, annunciato il 10 ottobre, hanno condiviso Oliver Hart (USA) e Bengt Holmström (USA) “… per il loro contributo nella teoria dei contratti”. L’analisi dei più efficienti accordi contrattuali svolta dagli scienziati premiati depone il fondamento teorico delle politiche e istituzioni in molti settori, dalla legislazione fallimentare a modifiche costituzionali.
L’ultimo premio, per la letteratura, quest’anno si fa attendere. Pertanto, nei prossimi giorni uno dei 7,5 miliardi di persone del nostro pianeta riceverá una telefonata, chiamata dall’Accademia di Stoccolma “The Magic Call”, che gli cambierà la vita in riconoscimento del lavoro svolto per decenni, spesso considerato dalla maggioranza dei viventi assurdo e insensato, che però sta contribuendo al cambiamento del mondo moderno ed il futuro di tutti noi, non sempre grati.
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::autore_::di Inessa Gordeiko::/autore_:: ::cck::1585::/cck::