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Bishop’s Lacey (fittizia England). 1950. Flavia, 11enne di nobili origini, occhi azzurri e freddi, udito sopraffino, talento per la chimica…
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Bishop’s Lacey (fittizia England). 1950. Flavia, 11enne di nobili origini, occhi azzurri e freddi, udito sopraffino, talento per la chimica (si è pure attrezzata un magnifico laboratorio), vive nelle antiche magione e tenuta di Buckshaw, a sud del villaggio e gira con la fida bicicletta Gladys. La madre Harriet è morta in un’escursione in Tibet dieci anni prima. Il babbo Haviland, colonnello con baffetti, è un filatelico collezionista di francobolli in ristrettezze finanziarie, le sorelle maggiori Ophelia Feely 17enne e Daphne Daffy 13enne, ferocemente scherzose, la fanno fuggire spesso nel bosco e nei dintorni, dove incontra strane persone. Investiga su un assassinio con l’aiuto del bell’ispettore Hewitt. Graziosa la serie Flavia De Luce’s Mysteries iniziata nel 2009 dallo scrittore canadese esperto d’ingegneria elettronica Alan Bradley (Toronto, 1940). Questo è il secondo degli otto (6 già in italiano), appena ripubblicato, “La morte non è cosa per ragazzine”, come sempre in prima persona.
v.c.
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