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Vivere altrove, aspirando a trovare una qualità di vita migliore! Ecco una classifica dei paesi per migliore qualità della vita con New York City scelta come guida e scartando l’Italia, naturalmente, perché solo al 75° posto.
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Mai, come in questo momento, ho sentito ripetere da persone più o meno giovani, più o meno benestanti, la volontà di trasferirsi in un altro Paese. Lascio tutto e vado via… vendo tutto e me ne vado.
Ma dove andare?
Certamente dove il potere d’acquisto dell’euro è superiore a quello italiano, cosicché si possa aspirare ad una qualità di vita migliore.
Secondo una statistica, che ha preso come valore di riferimento la città di New York, su 112 Paesi, l’Italia occupa il 75° posto.
Lo studio ha stilato una classifica dove ha evidenziato 10 Paesi nei quali converrebbe trasferirsi subito.
Al 1° posto troviamo il Sud Africa, il più economico, dove si potrebbe vivere bene anche con una pensione modesta. A Cape Town si può vivere con una spesa totale di 400 dollari mensili ed un monolocale a Durban può costare solo 250 dollari; al 2° posto troviamo l’India. Paese molto popoloso dove si può vivere a buon mercato. Affitti bassi come i beni di consumo e i generi alimentari. Un single a Calcutta vive con 285 dollari al mese; in 3a posizione è un Paese europeo tra l’Albania, la Serbia e la Macedonia: il Kosovo. Beni di consumo e generi alimentari a prezzi molto bassi. Affitto di un monolocale 275 dollari ed una spesa mensile per un single di complessivi 324 dollari; al 4° posto si classifica un Paese ricco, che di economico ha ben poco, ma ha un reddito pro-capite di 24.161 dollari con un potere d’acquisto locale molto elevato, tanto da superare anche New York: l’Arabia Saudita; per il 5° posto ci spostiamo verso Oriente, al confine tra la Cina e la Russia: il Kazakhstan. Popolazione di circa 18 milioni di abitanti con una economia basata sulle risorse petrolifere, il ferro e il carbone. In Kazakhstan i costi per i generi alimentari ed i beni di consumo sono i più bassi tra quelli delle 50 nazioni più economiche; il 6° posto è occupato da un Paese africano: lo Zambia. Con il suo elevato potere di acquisto per gli alti redditi, chi desiderasse trasferirsi qui troverebbe affitti alti, ma stipendi che consentono di coprire agevolmente le spese generali; tra l’Arabia Saudita ed il Mare Arabico, incontriamo il Paese in 7a posizione: l’Oman. Piccola nazione di 3milioni di abitanti, è ricco di petrolio e di gas che gli permettono un alto potere di acquisto con affitti relativamente bassi; l’8° posto ci porta in Sud America, in un Paese con costi per generi alimentari, consumo e affitti molto bassi: il Paraguay. Nella capitale Asunción una persona può vivere con 360 dollari pagando un affitto per un monolocale di soli 250 dollari; per trovare il Paese al 9° posto, dobbiamo tornare in Europa: la Repubblica Ceca. Grande equilibrio tra reddito pro-capite (di 19.500 dollari) e bassi costi della vita, secondo la Banca Mondiale questa nazione ha un potere d’acquisto più alto rispetto a paesi più ricchi; completa la classifica dei 10 Paesi dove si può vivere bene la piccola Macedonia. Essendo una nazione molto economica, sarebbe anche adatta per andarvi a godere la pensione. Affitti bassi e generi a buon mercato consentirebbero una qualità di vita molto decorosa.
Ovviamente queste sono solo annotazioni per chi volesse proprio “emigrare”, ma i consigli dei nostri economisti sono senza dubbio i più saggi: restare e fare del nostro Paese, un grande Paese!
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::autore_::di Luisanna Tuti::/autore_:: ::cck::1829::/cck::