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Trionfo per il film di Virzì, La pazza gioia. Ma ad aggiudicarsi il maggior numero di premi sono Veloce come il vento e Indivisibili, i due film rivelazione di quest’anno. Grande delusione per il film Fai bei sogni, Fiore, La stoffa dei sogni e Le Confessioni.
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Inizio scoppiettante per la cerimonia dei David di Donatello con una promo di presentazione “Io, te e David” interpretata da Luca Argentero, Valerio Mastandrea e Alessandro Cattellan, quest’ultimo presentatore d’eccezione dell’intera serata. Mentre il ricordo iniziale va a Gian Luigi Rondi, il famoso critico cinematografico scomparso poco meno di un anno fa.
Si comincia con la statuetta per il Miglior attore non protagonista che va a Valerio Mastandrea – vincitore già di 4 David – per l’interpretazione del film Fiore. L’attore romano durante il suo discorso ricorda anche il giovane collega prematuramente scomparso, Josciua Algeri. Il premio per la Miglior attrice non protagonista va ad Antonia Truppo per Indivisibili. L’attrice è al suo secondo David di Donatello, il primo è arrivato lo scorso anno con Lo chiamavano Jeeg Robot.
La pazza gioia vince il premio come Miglior Film, Miglior regista per Paolo Virzì e come Migliore attrice protagonista per Valeria Bruni Tedeschi, al suo quarto David. Il film si aggiudica anche il David per Miglior acconciatore e Miglior scenografo.
Gabriele Muccino è chiamato sul palco per premiare la Migliore sceneggiatura e la Migliore sceneggiatura adattata. I premi vanno rispettivamente al film Indivisibili di Nicola Guaglianone, Barbara Petronio ed Edoardo De Angelis e a La stoffa dei sogni nata dalla collaborazione tra Gianfranco Cabiddu, Ugo Chiti e Salvatore De Mola.
Indivisibili porta a casa anche il premio per Miglior costumista e Miglior Musicista per Enzo Avitabile, che si aggiudica anche il premio per la Miglior canzone originale Abbi pietà di noi. Incetta di premi per il film di De Angelis che porta a casa anche il David per la Miglior produzione.
Il film di Matteo Rovere, insieme ad Indivisibili si aggiudica il maggior numero di statuette, ben 6 su 16 candidature, eccellendo nell’ambito tecnico-artistico. Veloce come il vento riesce ad ottenere il premio per Miglior truccatore, a questo seguono anche Miglior suono, Miglior montaggio, Migliori effetti digitali, e Miglior Fotografia. Non manca il premio per l’eccellente interpretazione di Stefano Accorsi che è al suo secondo David, il primo ottenuto con Radiofreccia nel 1999.
Il film di Pif, In guerra per amore, delle 7 nomination ottenute, si aggiudica solamente il Premio David Giovani, già ottenuto per La mafia uccide solo d’estate. Mentre il David Speciale alla carriera va a Roberto Benigni. Il miglior film straniero è Animali Notturni di Tom Ford, e il miglior film dell’Unione Europea è Io, Daniel Blake di Ken Loach.
Pochi i colpi di scena per questa 62esima edizione dei David di Donatello, grande delusione per il film Fai bei sogni, Fiore, La stoffa dei sogni e Le Confessioni, ma molte vittorie risultavano già preannunciate. La cosa più importante è che siano state meritate, e quest’anno è stato proprio così: finalmente una panoramica di buon “sano” cinema italiano.
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::autore_::di Lorenza Rallo::/autore_:: ::cck::1926::/cck::