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Italia, Corsica, Praga, Girona, girate con vari mezzi. La scusa per evitare la festa del 161° della polizia ad Aosta, è la convocazione per la riunione condominiale a Roma…
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Italia, Corsica, Praga, Girona, girate con vari mezzi. La scusa per evitare la festa del 161° della polizia ad Aosta, è la convocazione per la riunione condominiale a Roma; il vicequestore Rocco Schiavone parte in treno e sul Frecciarossa si verifica un furto con la vittima colpita da infarto; non è il primo ma sarà l’ultimo per quella banda. Caterina propone al figlio Enrico, detto il Cipolla, anni 5, interista, seconda Materna, una vacanza in Corsica con il compagno Carlo; è così che il bimbo scopre trasporti innovativi (il Frecciarossa con insolito insoluto delitto a bordo, traghetto, elicottero, motoscafo); verifica soprattutto che il 65enne nonno pensionato Amedeo Consonni forse non è morto anche se ora lo chiamano Alberto Scevola, residente nell’isola (genovese) di San Pietro in Sardegna. Anche il matematico barista Massimo Viviani è costretto a fare una settimana di crociera verso le Canarie per scoprire crimini e segreti connessi a furti a Pisa e Pineta; oltre che per amore del vicequestore Alice Martelli, che lo usa a distanza, il cervello di lui ovviamente; partono tutti i 29 adepti della Loggia del Cinghiale compresi i 4 vecchietti del BarLume, arrivano a capire come e chi ruba nelle case dei vacanzieri. Peppe Piccionello e Saverio Lamanna al centro commerciale di Castelvetrano (80 km da Màkari), come milionesimi clienti vincono un viaggio in aereo dalla Sicilia a Praga; la mitica Suleima li raggiunge là da Milano, ma scopre subito che in aereo si è fatta avanti con Saverio la bella intrigante Larisa, stile spy story, lasciando recapiti e chiavetta usb; d’altro canto Peppe ha pure appuntamento con Santo il Monaco per cercare le spoglie di San Vito. Poi Carlo Monterossi assiste Oscar nel cercare in Brianza il delizioso cane Killer e il collare (da 180.000 euro) che ha al collo. E infine Petra & Fermín devono prendere la corriera verso casa dell’autrice per capire chi è l’ucciso (e tagliato a pezzi) nella valigia di una brava ragazza.
Insomma già li conoscete tutti. Qui ci raccontano viaggi; per caso o piacere, premio o dovere, in vacanza o a trovare qualcuno. Ognuno a suo modo (Saverio e Petra in prima persona), nel contesto di tempo e di spazio fra il precedente romanzo di grande successo e il successivo (speriamo prossimo) con personaggi ormai amici di tanti di noi. Gli autori di casa Sellerio ci hanno abituato a queste deliziose raccolte a tema, affiatate e tempestive: uno stesso filo, in un analogo rapporto con tecniche e obiettivi degli autori seriali. Direi anzi che c’è quasi una contaminazione reciproca fra gli italiani, che si citano a vicenda (Savatteri in uno scoppiettio di colleghi di tutti i tipi e pure altri editori) e in qualche modo reimpastano anche parallele ironie e giochi letterari. Manzini “Senza fermate intermedie”, Recami “Il testimone”, Malvaldi “In crociera col Cinghiale”, Savatteri “La segreta alchimia” (il più lungo), Robecchi “Killer (La gita in Brianza)”, Alicia Giménez-Bartlett “Un vero e proprio viaggio” (il più breve, nonostante le soste degustative) offrono un volume unitario, serialmente di squadra; insieme composito, utile a meglio inquadrare l’evoluzione di ogni singola serie. E al bar si lavora, non si gioca a Diabetik, per nessuna ragione.
v.c.
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