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Addis Abeba, Etiopia. 1937. Evviva, sia lode al genere giallo. L’avvocato penalista Luigi Panella possiede un enorme archivio con varia documentazione (anche fotografica) sulla presenza coloniale in Etiopia…
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Addis Abeba, Etiopia. 1937. Evviva, sia lode al genere giallo. L’avvocato penalista Luigi Panella possiede un enorme archivio con varia documentazione (anche fotografica) sulla presenza coloniale in Etiopia, privatamente raccolta e collezionata, nota e ignota: stragi, sconfitte, paranoie, pure segreti e complotti. Fra fascicoli del Ministero dell’Africa italiana ha rinvenuto tracce di un’inchiesta condotta nel 1938 da un magistrato militare su un ufficiale criminale. Ne parla con due amici a cena, il funzionario parlamentare Marco Consentino e il collega Domenico Dodaro. Vale la pena scriverci un libro, si sono detti, e per narrare tanta verità scelgono i contorni della fiction di genere noir. Studiando ancora, inventando e intrecciando scritture, consegnano tre anni dopo un grande esordio letterario. L’editore ci crede, suggerisce tagli, stampa anche telegrammi e dispacci originali, inserisce qualche immagine. Ora il romanzo “I fantasmi dell’Impero” è proprio da leggere.
v.c.
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