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Il giro del mondo in barca a vela è la realizzazione del sogno di Giovanni Malquori, musicista e fondatore delle Officine Musicali del Borgo a Roma.
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Attraversare gli oceani in barca a vela, sulla scia di Melville e Cook, è il sogno coltivato da Giovanni Malquori sin dalla prima infanzia. Un sogno apparentemente impossibile, che ha realizzato senza abbandonare lavoro, famiglia e impegni, e che ha descritto nel racconto autobiografico Il sogno sostenibile edito da “Il Frangente”. Il libro ti coinvolge subito dalle prime pagine; con un ritmo da grande romanzo di navigazione, ti emoziona conducendoti dai preparativi che si ripetono ad ogni tappa, all’impazienza della partenza, i momenti di pericolo e tensione della navigazione alla gioia dell’arrivo e l’esplorazione dei posti più belli del mondo. Un bel libro che si legge di un sol fiato.
L’interprete principale del giro del mondo è la barca a vela Papayaga, una Alpa 11,50 del 1974, solida, elegante e robusta, malgrado l’età. Il racconto inizia con il lungo e faticoso restauro di Papayaga nel cantiere di Anzio, eseguito personalmente da Giovanni nel tempo libero, per poi proseguire con la partenza e le tante avventure da una tappa all’altra di un viaggio per i grandi mari ed oceani fino ad arrivare all’altro capo del mondo: le isole Marchesi.
Giovanni è un amico, di quei veri amici che ce n’è cinque o sei nella vita, con cui puoi parlare di tutto, puoi condividere passioni, puoi avere opinioni diverse, discutere animatamente, ma alla fine ti lasci con una stretta di mano e un abbraccio e la sincera promessa di rivedersi presto. Lo ho conosciuto che si stava ancora diplomando al conservatorio e guardava con occhi sorpresi la vita che lo stava travolgendo, trascinandolo fuori da una tardiva adolescenza. Ma con energia, determinazione e un po’ di follia non si é fatto travolgere. Combattendo con caparbietà Giovanni ha dimostrato che intelligenza, passione e forza d’animo possono sconfiggere il conformismo.
Giovanni é onesto. Intendiamoci, non parlo di quella onestà che cercano di venderci i politici, parlo dell’onestà d’animo e di intenti, quella schiettezza disarmante che te lo rende subito simpatico. Con questa onestà e schiettezza ha scritto il resoconto del giro del mondo in barca a vela che sognava da quando era piccolo. Giovanni è anche un filosofo sperimentale, che applica alle sue scelte di vita i grandi ideali di libertà, amore per la natura, amicizia e affetto per le persone che gli sono vicine, le critiche alla modernità e all’invadenza della civiltà umana. Quando incontra nei Caraibi quei velisti che hanno scelto il “mollo tutto e parto”, capisce che non hanno trovato la piena felicità, perché hanno rinunciato a poter tornare indietro. “La vera libertà è nella scelta e in questi anni mi è capitato troppe volte di incontrare navigatori che, partiti seguendo lo spirito d’avventura, ora son costretti a vivere di espedienti per poter almeno tenere a galla la propria imbarcazione.”
Il libro Il sogno sostenibile, uscito a ottobre 2017, ha riscosso subito un grande successo ed è già in ristampa.
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::autore_::di Massimo Predieri::/autore_:: ::cck::2332::/cck::