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La storia di Gian Galeazzo Visconti che, sconvolto dalla morte della prima moglie, di due figli e in seguito del padre, fu costretto dallo zio a sposare la cugina.
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Milano e stato visconteo. 1380-1385. Gian Galeazzo Visconti (Pavia, 1351-Melegnano, 1402) fu detto Conte di Virtù dal nome di Vertus in Champagne, titolo portato in dote dalla prima moglie Isabella di Valois (1348-1372). Fu scombussolato dalla morte di lei, poi di due dei quattro figli e del padre (1378). Il crudele zio Bernabò restava come uomo forte del casato, nel 1380 costrinse il mite accorto Gian Galeazzo a sposare la cugina sua figlia e qualche mese dopo fece uccidere Azzone, il maschio vivo del primo matrimonio. L’esperta insegnante alle superiori, giornalista di lunga data, lombarda d’acqua dolce Luciana Benotto narra in terza varia il conflitto latente e patente fra i due Visconti, il covare principesco della rivalsa del Conte con l’aiuto della madre Bianca di Savoia, il nuovo vero amore per Agnese Mantegazza. Ne vien fuori un garbato romanzo storico, “A bon droit. Il piacere della vendetta”, avventure e sentimenti di oltre sei secoli fa, documentato e avvincente.
v.c.
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