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Quale gioiello estivo è più indicato del corallo? Non c’è che l’imbarazzo della scelta: rosso, rosa, bianco, azzurro.
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Si avvicina la stagione estiva (o almeno si spera) e le signore si preparano a sfoggiare la forma migliore, affrontando diete dimagranti e ginnastica, quasi al di là delle loro forze.
Ovviamente questo è indice di voglia di apparire belle e giovani (almeno giovanili) con abbigliamento e accessori che possano valorizzare i “frutti” dei loro sacrifici: abiti scollati, abbronzatura invidiabile, monili adeguati.
Quale gioiello estivo è più indicato del corallo a svolgere questa funzione?
Non c’è che l’imbarazzo della scelta: rosso, rosa, bianco, azzurro. Poroso di barriere coralline alte o compatto di profondità marine più elevate, dove la carenza di luce e la scarsità di correnti favoriscono un prodotto migliore e, certamente, più prezioso e più costoso.
In luoghi scuri e riparati come le grotte, gli strapiombi e fenditure, si incontrano le colonie più diffuse. In genere sviluppano ad una profondità di 200 metri, ma, eccezionalmente, se ne sono trovati anche ad 800 metri.
Il corallo rosso (il più ricercato) è tipico del Mediterraneo, soprattutto in Sardegna, intorno ad Alghero – territorio che si è guadagnato il titolo di “Riviera del corallo”, che si estende fino alla Riserva Marina di Portofino -. E’ possibile incontrarlo anche nell’Atlantico orientale (Portogallo, Canarie, Isole di Capo Verde, Marocco, Stretto di Gibilterra).
Alcuni dicono che il termine “corallo” derivi dal greco koraillon (scheletro duro); altri sostengono che venga dal greco kura-halos (forma umana); altri ancora si riferiscono al termine ebraico goral , nome usato per le pietre dedicate agli oracoli nel Mediterraneo e nell’Asia Minore, tra le quali si distingueva particolarmente il corallo.
Il corallo è costituito da comunità di piccolissimi polipi che crescono l’uno accanto all’altro, le cui secrezioni calcaree si fondono e si stratificano arrivando a formare delle barriere molto estese (quella australiana è la più grande del mondo e copre un’area di circa 80 miglia quadrate).
A prima vista i coralli sembrano piante alte circa 20/30 cm., generalmente rosso brillante, a volte rosa e, più raramente, bianche. Alcune addirittura azzurro cenere.
Lo scheletro calcareo è durissimo e ricoperto da una tessuto molle che viene raschiato e lucidato per realizzare gioielli.
Anche se il “corallium rubrum” è il più richiesto sul mercato, indubbiamente le perle di corallo rosa, perfette, ovvero senza alcuna venatura più scura, sono le più rare e le più preziose.
Ho avuto modo di conoscere a Bangkok un commerciante di coralli di Torre del Greco che, da tre anni, stava cercando di realizzare per sua moglie una collana di perle “pelle d’angelo” (così si chiama quel corallo rosa tanto ambito) e, fino ad allora, aveva trovato soltanto 15 sfere che fossero veramente pure.
Esistono anche coralli fossili, rinvenuti in territori un tempo coperti dalle acque del mare.
Rossi, rosa, bianchi, i coralli sono doni della natura che ci auguriamo possano sopravvivere alla bramosia degli uomini, ampliando sempre di più le riserve dove solo subacquei esperti siano incaricati di raccogliere quei rametti così fragili e così preziosi, capaci di rendere tanto felici le signore…
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::autore_::di Luisanna Tuti::/autore_:: ::cck::2568::/cck::