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L’arte contemporanea in simultanea

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A Oporto, l’ultimo appuntamento del 2018 delle “Inaugurazioni Simultanee di Rua Miguel Bombarda”, evento consolidato nel panorama portoghese dell’arte contemporanea.

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Sabato 10 Novembre si è svolto, a Oporto, in Portogallo, il sesto e ultimo appuntamento del 2018 di una iniziativa culturale che ha visto i suoi albori agli inizi del 2000, sulla scia di esperienze realizzate, precedentemente, a New York e a Londra, città da sempre all’avanguardia nel campo dell’arte contemporanea.

Si tratta delle “Inaugurazioni Simultanee” delle gallerie di arte di Rua Miguel Bombarda, principale asse viario del cosiddetto Porto Art District, la zona di Oporto a ridosso del centro storico sviluppatasi a partire dalla fine del XIX secolo, e divenuta, nel corso degli ultimi anni, la “Soho portuense”. Qui, difatti, si concentrano molte gallerie di arte, che dagli anni ‘90 del secolo scorso hanno scelto di insediarsi tra Rua Miguel Bombarda e le strade adiacenti, trasformando questa zona in un vero e proprio distretto culturale. La loro presenza, infatti, negli ultimi anni, ha favorito l’apertura di nuovi spazi e progetti alternativi legati all’arte, alla cultura e alla gastronomia.

L’evento, patrocinato dal Comune di Oporto, tramite la società Porto Lazer, dalle gallerie d’arte e da alcuni esercizi commerciali della zona, si articola, durante il sabato pomeriggio, in sei appuntamenti annuali con cadenza bimestrale, richiamando un grande numero di visitatori locali e stranieri, che vivacizzano le strade e i locali della zona, spesso animati da attività complementari.

L’appuntamento del 10 Novembre scorso ha visto la realizzazione di 15 inaugurazioni simultanee di mostre collettive e personali, e la consueta iniziativa, denominata Bombarda Stop & Go, organizzata dal Comune di Oporto in collaborazione con la Escola Superior de Educação, che propone due visite guidate gratuite per gruppi di 30 persone ad alcune delle esposizioni in programma.

Partendo dalla Galleria Ó! Galeria, e finendo nella Galleria São Mamede, localizzate rispettivamente nel tratto iniziale e finale di Rua Miguel Bombarda, entrambi pedonali, il percorso si snoda lungo 650 metri, attraverso un viaggio nelle più diverse forme dell’arte contemporanea portoghese e non. Per il tour completo, però, bisogna addentrarsi anche in Rua do Rosário e in Rua Dom Manuel II, dove si trovano le gallerie Artes Solar de Santo António e Rui Alberto.

Inaugurazione dell’esposizione Entruidos – The Bestiary, Galleria Ó! Galeria, Oporto – Foto di M. Elena Castore ©

Dal mondo dell’illustrazione, rappresentato dalla mostra di Inês Costa, Entruidos – The Bestiary, presentata nella Ó! Galeria, dove l’artista espone “mostri” realizzati con ritagli di carta colorati, ispirati al folclore portoghese, al progetto A Figueira de Gaya, di Ana Maria, che presenta i suoi quadri nello spazio della Galleria São Mamede, tra canne e foglie secche sparse sul pavimento, ci si sorprende non solo per la varietà delle opere esposte ma anche per la diversità degli spazi espositivi, ognuno con una propria identità.

Galleria Days are, Oporto – Foto di M. Elena Castore ©

Così, è possibile entrare in uno dei pochi palazzi d’epoca ancora esistenti in Rua Miguel Bombarda, dove, nelle sale al piano terra, si trova lo spazio della Galleria Days Are, che, pur non integrando l’elenco ufficiale delle gallerie partecipanti, ha aperto le sue porte al pubblico.

Inaugurazione dell’esposizione Vertical Reclamation of Individual Spaces, Galleria Ap’ Arte, Oporto – Foto di M. Elena Castore ©

Pochi metri più avanti, sull’altro lato della strada, in un ampio e sofisticato spazio su due livelli, la Galleria Ap’ Arte ha inaugurato le esposizioni Gesto no Tempo, di Manuel Cargaleiro e Vertical Reclamation of Individual Spaces, di Ana Aragão, che presenta le sue “architetture di carta”, accuratissimi disegni a penna Bic di edifici ispirati al paesaggio urbano di Macao.

Inaugurazione dell’esposizione Desvios e extravios, Galleria Cruzes Canhoto, Oporto – Foto di M. Elena Castore ©

Nel più recente spazio espositivo di Rua Miguel Bombarda, la Galleria Cruzes Canhoto, aperta alla fine del 2016 con l’obiettivo di promuovere un’arte, a volte, non riconosciuta come tale, la magia, la fantasia e il mito si fondono nel mondo marginale di artisti non convenzionali, spesso outsiders e autodidatti. Assente nella lista ufficiale dell’evento, la Cruzes Canhoto ha partecipato con l’esposizione collettiva Desvios e extravios, esplorando le diverse forme artistiche di vari artisti legati all’arte bruta, primitiva e popolare. Tra questi anche due italiani, Monica Faverio, restauratrice di vetrate artistiche, che dal 2015 si dedica anche all’arte orafa, ed il giovane designer grafico Niccolò Rossi.

Inaugurazione dell’esposizione Do Not Sit Down, Galleria Presença, Oporto – Foto di M. Elena Castore ©

Lo spazio minimalista della Galleria Presença ha ospitato l’inaugurazione del progetto Do Not Sit Down, della fotografa Inês D’Orey, che ha congelato, nei suoi scatti, gli interni di alcune case di Tokio costruite tra gli anni 1920 e 1930, basandosi su di un classico della letteratura giapponese, Libro d’ombra (1933), di Jun’ichirō Tanizaki.

Inaugurazione dell’esposizione On paper, Galleria Fernando Santos, Oporto – Foto di M. Elena Castore ©

E per finire, the last but not the least, nella modernissima e rinomata Galleria Fernando Santos, capostipite delle gallerie di arte della zona, fondata nel 1993, si è inaugurata la mostra collettiva On Paper, con opere su carta di 4 artisti già consacrati nel panorama artistico nazionale, Manuel Batista, Pedro Calapez, Jorge Martins e João Jacinto.

Nell’attesa del primo appuntamento dell’edizione del 2019, previsto per il prossimo gennaio, i curiosi e gli amanti dell’arte contemporanea avranno certamente un motivo in più per visitare Oporto!

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::autore_::di M. Elena Castore::/autore_:: ::cck::2902::/cck::

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