Società

Grazie alle donne …

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che ci han dato tanto …

Da tempo volevo scrivere un tributo alle donne.
L’ho detto a chi più mi sta vicino.
Mi subito ha detto: stai attento.
Non so stare attento e non posso esimermi dall’esprimere quello che sento.
A rischio di non essere compreso o peggio frainteso.
Lo devo a tutte le donne che ho conosciuto, da mia madre in poi.
Tutte hanno avuto un ruolo determinante nella mia vita; come credo in quella di ciascun essere vivente, sia esso uomo o donna.
Amo le donne per come sono, e a prescindere dalla loro femminilità; una componente, come sappiamo può essere anche maschile; così come vi può essere mascolinità in ciascuna di loro.
Amo le donne tutte per come sono, nella loro diversità dagli uomini, e nella loro diversità tra loro.
Ritengo che l’uguaglianza fondi sul diritto alla diversità.
Il mio amore per loro fonda sulla stima e sulla gratitudine.
Per quanto mi hanno dato; anche nei momenti meno buoni; o addirittura in quelli di aperta ostilità che inevitabilmente anche io ho pure avuto.
Nel bene e nel male tutte hanno contribuito a fare di me quello che sono.
E rendo grazie a Dio di averle create così come sono.
Nella mia vita, consapevole delle discriminazione di cui sono state storicamente vittime, a dispetto dei loro meriti, e malgrado le loro battaglie, ho cercato di parteggiare per loro; iniziando con il portare loro rispetto.
So che il mio pensiero al riguardo, al di la delle chiacchiere, non è condiviso; quanto meno in concreto. E che qualsivoglia comportamento riparatorio non è sufficiente.
Pertanto comprendo, anche se non mi appartiene, la reazione dura delle più tenaci tra loro, che al maschilismo, o peggio al macismo, contrappongono un femminismo esacerbato.
Ho in odio tutti gli “ismi” di questo mondo e credo che non sia utile, né produttivo contrastare chi sbaglia ripetendone o imitandone gli errori.
Ritengo che il comportamento più efficace per un essere umano, uomo o donna che sia, è quello di rimanere se stesso difendendo i diritti propri e degli altri nella forma più civile.
Mi ha piacevolmente sorpreso l’iniziativa realizzata da qualche anno a New York da due donne intraprendenti, Audrey Gelman e Lauren Kassan, che hanno costituito un club esclusivo per sole donne, dove le socie possono pensare a sé stesse e fare tutto ciò che le aggrada, senza preoccuparsi di corrispondere a quanto la così detta società civile si attende da loro.
Si prevede che entro poco tempo saranno aperte altre 20 sedi nelle principali città del mondo. Un passo avanti nell’eguaglianza dei generi.
Il modo migliore per amare è il rispetto dell’altro; e il riconoscerne valore e diritti.

di Angelo Schiano

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